PERUGIA - "Portare l'Umbria al centro del dibattito nazionale per quanto riguarda le dorsali di crescita": è quello che chiede il presidente regionale di Confindustria Antonio Alunni ai parlamentari che saranno eletti nelle prossime elezioni politiche. Lo ha detto rispondendo all'ANSA.

"L'Umbria è un territorio molte volte visto un po’ ai margini delle grandi trasformazioni del Paese - ha sostenuto Alunni -, quelle di cui abbiamo bisogno. L'Umbria deve tornare a svolgere un ruolo importante ma con dei contenuti. Non solo però attendendo che qualcosa venga dato, ma cominciando a chiedere quello che è giusto dare a un territorio che tanto ha fatto per la storia dell'Italia. Un'Umbria che non sia la piccola tra le grandi ma sicuramente una delle regioni che vuole ambire di più a un ruolo di guida su alcuni temi sui quali tutto il Paese dovrà confrontarsi".
Alunni ha quindi sottolineato di "aspettarsi coraggio" da quella che sarà la nuova classe dirigente della politica nazionale.

“Un territorio straordinario” che “non ha solo aspetti problematici, ma ne ha tanti positivi che vanno presi da esempio come base di discussione”

Il presidente degli industriali ha anche parlato dell'Umbria come di un "territorio straordinario" che "non ha solo aspetti problematici ma ne ha tanti positivi che vanno presi ad esempio e portati come base di discussione", per cui "è necessario in primo luogo un dialogo diverso con la pubblica amministrazione e con lo Stato".
Centrali sono poi considerati anche i temi legati alla formazione, alla scuola e all'innovazione. "Quindi - ha aggiunto - politiche sul lavoro in grado di sapere bene interpretare i cambiamenti che si stanno realizzando nel mercato globale. Siamo infatti un Paese che ha nelle esportazioni un punto di forza e quindi non possiamo fare finta di essere un discorso a parte.
 Sono questi i temi sui quali ricercare un nuovo percorso di sviluppo. Bisogna cominciare a prendere decisioni e fare scelte con coraggio. E il tema dell'Umbria - ha concluso - non è diverso da quello nazionale".
   

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