Oggi a Foligno e a Perugia gli studenti di molte scuole hanno manifestato contro l’alternanza scuola lavoro resa obbligatoria per l’ultimo triennio delle superiori dalla “brutta scuola di Renzi”.

Queste mobilitazioni, che si sono tenute in 74 città italiane contemporaneamente, seguono una lunga serie di denunce e di dossier che dimostrano come in molti casi l'alternanza scuola-lavoro abbia prodotto disastri. Ha sottratto ore di scuola per costringere a percorsi spesso dequalificati, come dimostra il caso del ragazzo vittima di una incidente con il muletto accaduto soltanto pochi giorni fa. Ha regalato manodopera gratuita a imprese che hanno potuto risparmiare sui lavoratori.

La scarsa attinenza ai percorsi e agli indirizzi di studio, la presenza inadeguata di tutor esterni, oltre all’assenza a tutt’oggi della carta dei diritti degli studenti in alternanza, ha prodotto percorsi di scarsa qualità, spesso inutili e a volte pericolosi.

Per questo motivo Sinistra Italiana chiede alla Ministra Valeria Fedeli di procedere subito ad una moratoria sull'obbligo di svolgere le ore di alternanza e rivedere le norme che regolano questo istituto, per renderlo una pratica didattica utile ad ampliare il bagaglio di conoscenze degli studenti.

Inoltre chiediamo a tutti i Comuni e alla Regione di dare vita subito a tavoli istituzionali di monitoraggio delle attività proposte dalle scuole agli studenti, partecipati dalle organizzazioni studentesche, dai presidi, dalle associazioni di categoria, dagli assessori all'istruzione e dai consiglieri delle commissioni comunali e regionali competenti. Questo perché attraverso un approfondito lavoro di approfondimento e controllo sia possibile evitare la possibilità che i ragazzi finiscano in strutture dove vengono di fatto usati come sostituti di altri lavoratori, dove non si rispettano le norme di sicurezza, dove non ci sono i necessari tutor.

Elisabetta Piccolotti 
Segretaria Regionale Sinistra Italiana Umbria

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