(AVInews) – PERUGIA – “Il Pd ha deciso che il Governo debba varare un decreto che contenga l’abolizione dei voucher e la piena responsabilità solidale del committente negli appalti. Cioè, il governo vota ‘si’ al referendum, vota contro se stesso e cancella i voucher”. Così Stefano Vinti di Sinistra italiana commenta la notizia dell’approvazione, da parte della Commissione lavoro della Camera dei deputati, dell’emendamento che abroga gli articoli del Jobs act su lavoro accessorio e buoni lavoro.

“Il Pd – afferma Vinti – adotta una soluzione radicale per evitare una nuova sconfitta, dopo quella del 4 dicembre, e non per rimettere in discussione le politiche neo-liberiste sul lavoro. Si tratta, quindi, di una grande vittoria della Cgil, dei milioni di lavoratori che hanno firmato per i referendum sul lavoro, delle forze politiche, sociali e culturali che si sono schierate da subito per ‘2Si’. Una vittoria contro la precarizzazione del lavoro”.

“I voucher – commenta ancora il rappresentante di Sinistra italiana – sono l’emblema del Jobs Act caratterizzato, tra le varie cose, da piena libertà di licenziamento illegittimo, demansionamento e videosorveglianza. In Umbria i voucher utilizzati nel 2016 sono stati circa 2 milioni (134 milioni in Italia) e hanno cambiato in peggio il mercato del lavoro”.

“Nonostante questo successo – conclude Vinti –, la piaga della precarietà del lavoro rimane comunque e pertanto va combattuta e sconfitta, con nuove campagne referendarie e costruendo l’alternativa politica e sociale al liberismo. Se ai 2 milioni di voucher in Umbria si aggiungono gli oltre 40mila disoccupati, i 23mila scoraggiati che non cercano più il lavoro e i 12mila cassaintegrati, ecco materializzarsi concretamente il ‘declino’ della nostra regione. Chi governa, a tutti i livelli, deve dare risposte nette, radicali e urgenti per nuove politiche economiche che rimettano al centro il lavoro e la sua dignità”.

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