9 anni senza dimostrarli: il 16 novembre 2007 nasceva Umbrialeft.it
Il tempo, come si dice, scorre veloce. Ed è quello che è accaduto anche a noi. Chi vorrà leggere quanto sta scritto a pie di pagina di questo giornale apprenderà che la testata “Umbriaeft.it” venne registrata al Tribunale di Perugia il 16 novembre del 2007. Sono dunque 9 anni che esistiamo e che forniamo quotidianamente ai nostri lettori una lettura, talvolta del tutto particolare, dei fatti di ogni giorno.
Senza avere la pretesa di possedere il dogma dell’infallibilità, non temiamo comunque di affermare che abbiamo sempre cercato di improntare il nostro lavoro su una linea di chiarezza distante da qualsiasii ambiguità. Chi ci legge, talvolta anche con spirito assai critico, sa perfettamente come la pensiamo.
Siamo un organo di informazione che nella sua ormai lunga storia non ha mai goduto di contributi o finanziamenti che ne condizionassero in qualche modo il comportamento, al punto tale da rifiutare anche i proventi pubblicitari sui quali vivono, e prosperano, tanti nostri “concorrenti”.
Quando Umbrialeft vide la luce nove anni orsono nella nostra regione i quotidiani on line rappresentavano una rarità e nessuno di essi, comunque, si dichiarava schierato politicamente, come è del resto anche oggi, sia pure in un panorama assai mutato per l’affollarsi di testate di ogni tipo e qualità che hanno accresciuto in maniera eponenziale la concorrenza, stimolando anche noi a fare di più e meglio.
Possiamo anche vantarci di aver rappresentato, a lungo e in solitudine, una scuola di giornalismo alla quale si sono formati tanti giovani che sono poi passati, giustamente, ad altre iniziative editoriali che garantivano loro prospettive di lavoro che noi non eravamo assolutamente in grado di prospettare.
Malgrado ciò continuiamo a stare sul “pezzo”, a mantenere viva una voce che riteniamo sarebbe assai dannoso sopprimere. Ci conforta in ciò la stima assicurataci dai tanti lettori (ci avviciniamo ormai a quota 9 mila) che ci hanno dichiarato la loro amicizia su face book, anche questo un primato in Umbria.
Il direttore
Eugenio Pierucci
Venerdì
18/11/16
15:15
Pur nella diversità di opinioni che talvolta si manifestano nei rispettivi punti di vista, Vi faccio i miei più sinceri complimenti e gli auguri di una lunga e proficua prosecuzione, convinto che iniziative come la vostra rappresentino un'importante arricchimento informativo per i cittadini della nostra regione.
Cordialità
Mercoledì
23/11/16
16:12
Il problema della corretta e completa informazione è cruciale in una società che si finisce "libera".
Chi non sa (inteso come “conosce”), nelle sue analisi, non tiene conto di ciò di cui non è a conoscenza e quindi può giungere a conclusioni errate, perché l’analisi si basa appunto su informazioni incomplete.
La conoscenza approfondita di ciò che avviene è quindi uno dei pilastri essenziali per la vera libertà di pensiero.
Non basta però avere ampia conoscenza di quanto avviene. Per avere una base ampia di valutazioni bisogna anche conoscere quanto è avvenuto per analizzarlo compiutamente, individuandone cause ed effetti conseguenti.
L'orizzonte si dilata, più si conosce della storia e dell'animo umano e più ci si rende conto di conoscere poco.
La vera libertà di pensiero diventa una utopia irraggiungibile. Troppe le conoscenze per potersi realizzare.
Ma anche la conoscenza approfondita dei fatti del presente e del passato non basta, bisogna anche “intelligere”, ovvero avere la capacità di connettere sequenzialmente e logicamente fatti e avvenimenti in un contesto socio economico contestualizzato che, ad azioni uguali, spesso fa corrispondere conseguenze diverse.
Fin dall'antichità si sapeva che l'essere mano é "ammaestrabile" e che nei primi anni di vita s'imprimono convincimenti e abitudini che determinano la caratterialità, l'etica e le abitudini nel bambino, che sarà poi difficile fargli mutare nel corso della sua vita.
In questo contesto, due sono le scelte per chi detiene posizioni di privilegio e vuole continuare a mantenerle: la prima è di favorire l'ignoranza affinché sia più facile convincere chi non ha sufficiente capacità “d'intelligere”; la seconda è di fare conoscere solo una parte della verità, ovvero quella che "serve" a promuovere i propri interessi (individuali o sociali) sottacendo ogni parere contrario. Da qui a creare una "falsa" verità, creata ad hoc, il passo é breve.
Su queste basi, nascono i due filoni giornalistici dell'attuale comunicazione. I giornali "liberi" che scrivono i fatti senza aggettivi (oggi solo le veline delle agenzie di stampa lo fanno) quelli che invece raccontano i fatti (o magari se li inventano) fornendo anche una chiave di lettura (ovvero creando opinione) orientando però consapevolmente i lettori verso le verità più gradite. La diffusione e la autorevolezza della fonte determina poi l’impatto ne lettore che si tramuta in un convincimento comune. (Goeblels disse: di’ 100 volte una bugia e diverrà verità.!
Da qualche anno é nata una terza forma d'informazione: quella sul web; ancora priva di controllo e quindi temibile, perché trasmette dal basso fatti (veri o falsi) ma anche pareri e analisi critiche senza filtri.
La manipolazione, e le tecniche per convincere occultamente, che avevano raggiunto livelli complicati si stanno sgretolano di fronte alla diffusione capillare di questo incontrollabile strumento.
Nasce il vero problema (che riguarda anche Umbria left): essere un giornale di orientamento delle idee della sinistra Italiana che non riescono a trovare spazi sui grandi media, o un sito di informazione dal basso che ospita tutte le opinioni, anche quelle che non sono condivise dalla direzione?
Un Sito che da’ spazio anche a opinioni lontane dalla sinistra tradisce la sua funzione divulgativa , ma è molto più onesto intellettualmente anche se si presta ad ospitare critiche sul suo stesso operato e quindi paradossalmente diventare strumento della “Concorrenza”.
Nasce un problema etico serio, perché un giornale di orientamento politico DEVE diffondere prioritariamente le idee del partito che lo sostiene: é nato per questo!
Come affrontare questa problematica è una delle valutazioni strategiche della redazione e del suo direttore.
Ogni decisione è giusta per definizione. Il Direttore DEVE dare il taglio del giornale che ne assume la personalità, anche se poi inevitabilmente i giudizi sulla rivista saranno diversi seconda la linea editoriale scelta.
La questione diventa personale, ma in ogni caso rispettabile.
Termino questo lungo intervento ringraziando il Direttore e anche chi ha promosso questa testata e naturalmente la redazione che la mantiene in vita tra immaginabili difficoltà.
Solo grazie al loro impegno Umbrialeft rappresenta comunque un terreno d'informazione regionale della sinistra regionale e nazionale e anche di confronto con gli altre orientamenti ideologici, ma soprattutto perché nella sezione aperta ai lettori, consente lo scambio diretto di opinioni provenienti anche da semplici cittadini, che altrimenti non avrebbero alcun altro modo per divulgare anche le loro personali opinioni.
Buon 9° compleanno.