PERUGIA - "Ho appreso da notizie di stampa che a Terni un ottantenne malato è stato costretto a vivere in auto a causa dello sfratto ricevuto dall'ATER e dal Comune. Un episodio inaccettabile". Commenta così l'assessore regionale alle politiche della casa Enrico Melasecche la vicenda che a Terni ha riguardato un anziano inquilino di un alloggio Ater.

"Nell'attesa dell'immediato rinnovo degli organi dell'Agenzia che sta per avvenire ad horas, - ha sottolineato Melasecche - e in attesa del reintegro della dirigenza regionale di quel servizio in modo da poter attivare un piano di forte rilancio del ruolo dell'ATER cui sto lavorando, non è accettabile che un fatto del genere possa accadere in una regione civile come l'Umbria e che un titolo del genere sparato in prima pagina, senza alcuna plausibile spiegazione nel testo da parte dei funzionari del Comune e dell'ATER, non interpellati, possa colpire la pubblica opinione in modo così forte, toccando le corde della sensibilità di noi tutti”.

“Una premessa quindi – ha proseguito l'assessore -: qualsiasi ragione possa essere alla base dello sfratto è opportuno porre in essere tutti gli accorgimenti e gli strumenti per evitare che anche una procedura regolarissima possa apparire non improntata al buon senso ed alla umanità oppure diventare occasione di disinformazione o parziale informazione.

È per questo che ho concordato con il Sindaco di provvedere innanzitutto ad un ricovero in luogo di emergenza per poi accertare con la massima urgenza le ragioni dell'accaduto. Tutto ciò per consentire che chi ha merito per avere una casa popolare possa averla appena possibile, mentre chi agisce in danno degli interessi pubblici, al di fuori delle regole che tutti debbono rispettare, abbia una risposta chiara e trasparente ma sempre improntata alla massima umanità".

"Esistono regole non scritte – afferma l'assessore - che in una regione come la nostra tutti intendiamo tenere ben presenti ma anche valori come la correttezza ed il rispetto che sono dovuti a tutti coloro che attendono in graduatoria. Troppi episodi in passato sono accaduti che hanno danneggiato gli aventi diritto ad un alloggio popolare per cui credo sia opportuno porvi rimedio anche se, sempre, con la dovuta prudenza”.

“Mentre mi auguro che il caso umano venga risolto immediatamente – conclude Melasecche – sarà mia cura portare a conoscenza della pubblica opinione, nella massima trasparenza e ovviamente nel rispetto della privacy, quella parte della relazione che possa evitare inutili strumentalizzazioni politiche".

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