È confortante sapere che, nonostante una spendig review lacrime e sangue, l’inasprirsi della crisi lavorativa ed economica e l’inabissamento del potere d’acquisto degli umbri, una manciata di eletti, anzi, “nominati”, possa davvero sorridere dopo le feste appena trascorse.

Nel tepore del Natale, la nostra giunta formato PD in gran silenzio, proprio come fa Babbo Natale, ha lasciato sotto l’albero di 48 dirigenti regionali meritevoli, ricchi premi per un totale di 3,2 milioni di euro e nemmeno  qualche traccia di carbone. Premi di posizione e di risultato per questi funzionari i quali, per nomina diretta della giunta, sono stati chiamati ad essere i “bracci operativi” dei servizi regionali. 

Un fondo che, sappiamo bene, è previsto all’interno dell’accordo sindacale che ne sancisce la piena legittimità. Tuttavia ritengo opportuno riflettere sul principio di  merito collegato e nutrito da quello di realtà. Un premio viene erogato quando si raggiungono risultati evidenti e riscontrabili. Un esempio potrebbe essere la progressiva decongestione ed estinzione delle liste d’attesa per le visite e gli interventi medico/sanitari, ogni anno riproposta come obiettivo da raggiungere e che puntualmente resta frustrata, senza nemmeno il progetto di una possibile soluzione. Oppure mi riferisco alla ricognizione e successiva prevenzione dei siti ad alto rischio idrogeologico che restano delle bombe a orologeria in molte zone del nostro territorio. Per non parlare di tutti i servizi collegati all’area dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’energia, che in questi ultimi anni non ha trovato snodi edificanti soprattutto per quel che concerne la promozione di una qualità complessiva della gestione ambientale, sempre più compromessa dall’aumento dell’inquinamento da rifiuti (nonostante la raccolta differenziata) e pesticidi che influiscono a lungo termine sulla salubrità dei cibi, dell’aria e dell’uomo. E poi i servizi infrastrutturali, viari, ferroviari e aeroportuali. Ovvero “non servizi” o disservizi che hanno incuneato da anni in un vicolo cieco la nostra regione senza un vero piano progettuale che sia in grado di metterla in rete col resto del Paese e dell’Europa. 

Pertanto chiediamo a questa giunta quali siano stati i risultati che hanno giustificato la redistribuzione di 3,2 milioni di euro ai 48 dirigenti regionali. Proprio perché tutti noi crediamo nel principio della meritocrazia, siamo convinti che il merito vada premiato. Siamo altresì persuasi che il merito vada guadagnato sul campo, con atti concreti. Attendiamo fiduciosi, pertanto, di ricevere un riscontro sugli obiettivi centrati da questa squadra.    

Sergio De Vincenzi
Consigliere regionale 

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