PERUGIA - Favorire un’attuazione omogenea ed efficace del Reddito d’inclusione (REI) su tutto il territorio regionale, mettendo a confronto esperienze, modelli e servizi per dare risposte più adeguate ai bisogni dei cittadini: questo l’obiettivo del vertice tra Regione Umbria e una delegazione della Banca Mondiale e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che si è svolto nei giorni scorsi  a Perugia. L’incontro è avvenuto nella sede dell’Assessorato regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, presenti l’assessore Luca Barberini, l’economista dell’ente internazionale Alessandra Marini, la dirigente della sezione Politiche per la lotta alla povertà del Ministero Cristina Berliri, funzionari e tecnici regionali, dell’Inps regionale dell’Umbria e della Banca Mondiale, che ha sede a Washington.

L’intervento della Banca Mondiale – istituzione internazionale di sviluppo fondata nel 1944 per promuovere la crescita economica e ridurre la povertà – è stato reso possibile grazie al programma di consulenza, promosso al livello nazionale dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per contribuire all’implementazione del REI e dei livelli essenziali delle prestazioni in tutto il Paese. Il team della Banca Mondiale è stato quindi attivato dalla Regione Umbria per rafforzare le proprie competenze nello sviluppo della rete dei servizi territoriali, assicurando la migliore applicazione possibile del Reddito d’inclusione, quale misura attiva di contrasto alla povertà, in grado di accompagnare verso l’autonomia i cittadini e i nuclei familiari interessati.

“Quest’incontro – ha sottolineato l’assessore Barberini – ha rappresentato un’opportunità importante, grazie alla quale la Regione Umbria potrà potenziare approccio ed efficacia delle risposte rispetto al tema dell’inclusione sociale. È stato fatto anche il punto della situazione sugli effettivi beneficiari del SIA (misura per il Sostegno all’inclusione attiva) e del REI sul territorio regionale: dall’avvio, nel settembre 2016 ad oggi, sono stati quasi 2mila i nuclei familiari raggiunti per oltre 6mila persone coinvolte. Numeri che rendono bene l’idea degli effetti concretamente prodotti da una misura strutturale per il contrasto alla povertà e dell’importanza della collaborazione interistituzionale e dell’azione dei servizi sociali territoriali”.

Nel corso del vertice, i referenti della Banca Mondiale e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali hanno espresso “apprezzamento per la governance della Regione Umbria sui temi della povertà e dell’inclusione sociale” e “grande interesse per il Sistema informativo sociale (Siso) attivato in Umbria, una piattaforma unica molto evoluta per una raccolta omogenea e integrata delle informazioni sul disagio sociale, rispetto alla quale il Ministero sta valutando possibili applicazioni al livello nazionale per risposte più efficaci ai bisogni delle persone”.

 

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