“Itinerari nel contado perugino nei luoghi di Braccio Fortebracci”
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PERUGIA - E’ stata presentata questa mattina nella Sala della Vaccara a Palazzo dei Priori, la guida turistica “Itinerari nel contado perugino nei luoghi di Braccio Fortebracci ”, stampata da Morlacchi Editore.
La guida è stata realizzata dalla classe III A del corso Turismo dell’ITET (Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Aldo Capitini -V. Emanuele II - A. di Cambio) di Perugia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura-Turismo-Università del Comune di Perugia, nell’ambito delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro dell’anno scolastico 2015-2016, a seguito del protocollo d’intesa tra ITET e Comune di Perugia.
La classe ha presentato una proposta di offerta turistica per la realizzazione di servizi e prodotti volti alla valorizzazione dell’immagine turistica della città e del territorio perugino, da collocare nel contesto dell’iniziativa “Perugia 1416”, dedicata alla rievocazione storica della presa di Perugia ad opera di Braccio Fortebracci, avvenuta con il suo ingresso in città da Porta Sant’Angelo il 19 luglio 1416, a seguito della vittoria nella battaglia di Sant’Egidio.
Sono stati realizzati itinerari e relative proposte di promozione turistica che, partendo dai cinque rioni cittadini, si aprono verso i relativi territori, in quelli che anticamente erano i cinque “contadi” perugini: di Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna, Porta San Pietro, Porta Eburnea e Porta Sole.
Qui, attraverso la ricerca storico-bibliografica, le allieve e gli allievi, guidati dai loro docenti e tutor, hanno identificato i borghi che hanno avuto un ruolo, quasi sempre militare, nelle ventennali imprese compiute da Braccio per rientrare a Perugia e compiere il riscatto della parte nobiliare cacciata nel 1393. Si visitano così i borghi di Montone, Montemelino, Antria, Montecolognola, Paciano, Corciano, Castel del Piano, Bagnaia, Castiglion della Valle, Spina, San Martino in Colle, Torgiano, Deruta, Pretola, S’Egidio, Collestrada, Colombella, Montelabate ed altri.
La guida non ha ambizioni storiche, soprattutto in una materia così controversa come le vicende politiche italiane del XIV-XV sec., ma semmai l’ambizione di suggerire al visitatore curioso alcuni percorsi, che, sulle tracce di Braccio, dal centro storico di Perugia lo accompagnino verso i territori e i borghi del perugino. E’ così evocata, attraverso le fonti, con le parole dello storico cinquecentesco Pompeo Pellini, la suggestione degli eventi, che si intreccia al piacere della scoperta di un patrimonio di bellezza paesaggistica e culturale, oltreché di prodotti enogastronomici e di strutture ricettive, che il nostro territorio sa offrire ai visitatori.
L’assessore Severini, nel ringraziare tutti i protagonisti per il risultato prodotto, ha posto l’accento sul fatto che, lavorando insieme, è stato possibile costruire un bellissimo lavoro che dimostra come si sia compreso lo spirito e lo scopo di Perugia 1416, ossia la conoscenza della propria storia e del proprio territorio.
“Il nostro turismo è basato sulla cultura di cui sono ricche sia la città che il cosiddetto contado. Ebbene in Perugia 1416 queste due entità tornano ad essere unite ed a collaborare costantemente per il bene del Rione. Questa è la forza del progetto”.
Un plauso particolare è andato ai ragazzi dell’Itet che, con un attento lavoro di studio, sono stati in grado di produrre un volume con una veste elegante e storica, ripercorrendo le tracce lasciate da Braccio Fortebracci all’interno della signoria.
E la guida, lavoro virtuoso reso possibile dalla passione dei ragazzi che hanno fatto propria la materia, sarà uno strumento utile per i turisti che, si auspica, possano tornare a visitare l’Umbria, Perugia e le loro eccellenze. “L’invito che rivolgiamo ai turisti è di tornare a frequentare le nostre terre perché sono uniche; per l’Umbria e per Perugia sono stati mesi difficili a causa del sisma ed, in alcuni casi, anche a causa di una cattiva comunicazione.
Ora tutti insieme dobbiamo contribuire per rilanciare i nostri territori”.
In questo ambito Perugia 1416 con la sua forte valenza sociale può essere uno strumento per raggiungere questi risultati auspicati: questo progetto, che non è circoscritto alla sola manifestazione di giugno, è un modo straordinario per restituire ai cittadini il senso di appartenenza al proprio rione senza differenze tre l’acropoli e la periferia.
Il dirigente scolastico, prof. Improta, ed il rappresentante degli alunni Gabriele Ciappi hanno confermato che il lavoro svolto dalla classe è stato attento e non scontato ed ha permesso di riscoprire il rapporto tra città e campagna.
Il risulta finale, ossia la guida, non intende soffermarsi sulle complesse vicende politiche del tempo, ma solo suggerire ai turisti itinerari sulle tracce di Braccio.
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