GUBBIO - I giardini di Gubbio come eredità storica da preservare e da restituire nel suo primitivo significato di giardino romantico e di orto botanico ottocentesco. La risistemazione di piazza Quaranta Martiri, non più finalizzata alle esigenze del traffico automobilistico e del parcheggio ma libera finalmente di poter seguire la sua vocazione naturale di luogo di scambi, incontri, prezioso generatore di felicità umana. La piazza con il suo verde pubblico come ultimo baluardo di socialità e contatto umano nella progressiva disumanizzazione attuale, come trincea allo spopolamento feroce della Gubbio storica. Luogo dove città e contado rinsaldano la loro simbiosi, dove le generazioni si incontrano uscendo dai ghetti delle rispettive età, dove uomini e animali da affezione passeggiano insieme a bambini, dove gli adolescenti si danno appuntamento per mangiare un panino, dove si commercia, ci si ritrova, ci si sorride al di fuori dei mortiferi centri commerciali, la piazza Quaranta Martiri con la sua anima popolare è oggi minacciata di estinzione, per avidità di denaro e colpevole incuria. Estinzione che non risparmia tutti i luoghi deputati di Gubbio, dal Corso, una volta affollatissimo, ai vicoli non più vissuti dalla comunità. Per non parlare dell’abbandono della parte alta della città, tristemente vuota a tutte le ore del giorno.

Occorre inventare politiche che facciano tornare le persone a vivere di nuovo nel centro storico, destinare risorse a questo scopo, lottando contro la progressiva avanzata di B&B e fast food di varia natura. Non si possono confinare numeri sempre più significativi di persone a vivere in luoghi imbarazzanti dove nulla è pensato per la comunicazione tra esseri umani e tutto è fatto in nome delle automobili e dei centri commerciali, mentre Gubbio muore con il suo artigianato e il suo piccolo commercio. Non si può pensare di costruire e costruire ancora case orrende che distruggono il paesaggio mentre le case della “più bella città medievale” sono chiuse e abbandonate.

Queste alcune delle considerazioni che sono emerse  ieri mattina nel corso della conferenza stampa del Gubbio Social Forum, promotore dell’evento del 12 novembre p.v . a cui parteciperà Paolo Berdini, grande conoscitore delle tematiche urbanistiche di Gubbio, e che, a detta degli organizzatori, tirerà fuori suggestioni del tutto inedite per la risistemazione della piazza, rispettandone l’autentica vocazione popolare, e della città. Se qualche futuro amministratore vorrà ascoltarlo, Gubbio tutta intera ne avrà tanto da guadagnare.

Gubbio città futura

(a partire dai giardini)

Conversazione con l’urbanista Paolo Berdini

Relatori:

Sanio Panfili - Gianni Fabbretti

Gubbio, Hotel Beniamino Ubaldi

Mercoledì 12 dicembre 2018 h.21

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