PERUGIA - La ricostruzione post terremoto "non è solo riparazione del danno" ma è la "riqualificazione edilizia e urbanistica di un territorio". Lo ha sottolineato la presidente della Regione Catiuscia Marini intervenendo in Assemblea legislativa sul disegno di legge della Giunta per le aree colpite dal sisma. Atto del quale è stato relatore di maggioranza Eros Brega (Pd) e di minoranza Andrea Liberati (M5S).

Nella circostanza Marini ha parlato di "occasione, drammatica purtroppo, di una ricostruzione". "Importante nel momento in cui si fa - ha aggiunto - per non rifare come eravamo ma anche per adeguare, migliorare, riqualificare".

"Nel disegno di legge - ha sottolineato ancora la presidente della Regione - trovano risposta alcuni temi centrali per favorire la ricostruzione pesante, in particolare delle parti più danneggiate che preoccupano i cittadini".

L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato a maggioranza il provvedimento predisposto dalla Giunta regionale i cui punti centrali sono la riduzione della vulnerabilità sismica e il rafforzamento della percezione di sicurezza delle popolazioni.

Nello stesso viene poi affrontato il tema delle delocalizzazioni, laddove le condizioni delle aree di sedime attuali di edifici e insediamenti non siano in grado di garantire sicurezza o per incrementare la sicurezza degli insediamenti e degli spazi pubblici. Per tutti i comuni del cratere, un migliore raccordo con la pianificazione di protezione civile.
Particolare attenzione viene posta nel disegno di legge alla ripianificazione, per riqualificare e mettere a sistema le aree trasformate a seguito del sisma e delle attività svolte nella fase di emergenza.

Previsto anche il 'Master plan' per lo sviluppo della Valnerina e di Spoleto, utile a raccordare la fase di ricostruzione con quella dello sviluppo delle aree maggiormente colpite.

   

 

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