CITTA’ DI CASTELLO -  Un passo alla volta avvicina alla meta. Invece chi sta fermo si allontana E’ con soddisfazione che Liberi e Uguale Alta Valle del Tevere ha appreso della improvvisa svolta del Pd di Città di Castello che finalmente “considera importante tenere aperta la prospettiva di uno sbocco della Ferrovia Centrale Umbra ad Arezzo”. Meglio tardi che mai, si potrebbe aggiungere. Sono anni che L’Alta Valle del Tevere soffre di un isolamento dovuto alla carenza di infrastrutture stradali e ferroviarie. Sono anni che molti cittadini dell’Alta Valle del Tevere hanno dato vita ad un combattivo Comitato per la salvaguardia e lo sviluppo dell’Alto Tevere che ha l’obiettivo di uscire dall’isolamento attraverso la realizzazione di importanti infrastrutture come il ripristino della Fcu e il completamento a quattro corsie della E78 dalla galleria della Guinza alle Ville di Monterchi.

La folta e qualificata partecipazione alla Tavola rotonda organizzata dal sindaco di Citerna su “Passato, presente e futuro dell’infrastruttura ferroviaria in Valtiberina umbra e toscana” lascia ben sperare. La presenza degli assessori alle infrastrutture di Umbria e Toscana Vincenzo Ceccarelli e Giuseppe Chianella, di esperti tecnici e di cittadini del Comitato per la salvaguardia, di imprenditori e di responsabili delle associazioni di categoria tengono aperta la prospettiva di uno sbocco della Fcu ad Arezzo.

Il Progetto sarà anche considerato di prospettiva ma intanto la Regione Toscana lo ha già inserito nel suo Piano pluriennale Trasporti come obiettivo a medio termine. Inoltre, la mostra fotografica sulla vecchia ferrovia Arezzo-Fossato di Vico realizzata nel 1886 è la prova lampante che se una comunità ritiene necessaria un’opera poi riesce a realizzarla. Infatti solo i bombardamenti della II Guerra mondiale riuscirono a fermare quella tratta.

Oggi un collegamento con Arezzo dopo quello con Chiusi, potrebbe rappresentare per l’Umbria un altro accesso alla alta velocità. Non si capiscono le resistenze ideologiche che sanno tanto di campanile della governatrice Marini forse male informata sui confini dell’Umbria settentrionale.

La Marini è tutta protesa a conteggiare i ritardi e a fare promesse sulla prossima riapertura della Fcu che, non dimentichiamolo, è recentemente stata acquisita dalle Ferrovie dello Stato che hanno tutte le carte in regola e tutte le possibilità per realizzare la tratta ferroviaria.

Infine, Liberi e Uguali Alta Valle del Tevere reputa molto grave una assenza di peso. Alla Tavola rotonda di Citerna c’erano tutti i sindaci dell’Alta Valle del Tevere e della Valtiberina toscana. Tutti meno uno: il sindaco di Città di Castello che si è dichiarato assente per protestare per i ritardi sui lavori della tratta Umbertide- Sansepolcro che doveva riaprire ad aprile. I ritardi sui lavori di opere pubbliche non sono mai auspicabili ma, in questo caso, potrebbero rappresentare l’occasione per realizzare una ferrovia veloce e confortevole e quindi frequentata. Magari per recarsi da Città di Castello a Sansepolcro e anche a Perugia o a Terni.

Forse Bacchetta non ama viaggiare o preferisce altri mezzi di trasporto ma qualcuno lo informi che l’Alta valle del Tevere non finisce a Montecastelli. Rimanere isolati per paura del nuovo rischia di far perdere altre “corse”.

Liberi e Uguali Citta’ di Castello

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