Il ‘potere’ della trifola: a Pietralunga fa incontrare due amici dopo 40 anni
L’ex sindaco Luca Sborzacchi e l’imprenditore Giuliano Martinelli si ritrovano nello stesso punto di un bosco altotiberino da dove avevano iniziato da provetti tartufai - Il simpatico episodio postato sui social-network
(AVInews) – Pietralunga, 3 ott. – Il potere e il fascino irresistibile della trifola, il prelibato tartufo bianco, fa incontrare, dopo quarant’anni, due vecchi amici, nello stesso luogo da dove negli anni ’80 avevano iniziato la loro avventura di cavatori. Luca Sborzacchi, ex sindaco di Pietralunga, dal 1999 al 2009, e Giuliano Martinelli, noto imprenditore del settore della raccolta e lavorazione del tartufo, insignito di recente con il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica, alle prime luci dell’alba si sono ritrovati nello stesso punto di un bosco del comprensorio altotiberino da dove avevano iniziato, da provetti tartufai con il primo tesserino in tasca, a cimentarsi in quella che da queste parti è una tradizione ultrasecolare: andare alla ricerca di tartufi bianchi e neri.
Incredibile ma vero, il potere della trifola è riuscito a riproporre la stessa scena dopo quaranta anni. Un momento della vita da immortalare e postare sui social-network per consegnarlo alla storia di una tradizione millenaria orgoglio di una comunità locale. “Correva l'anno 1980 – ha scritto Martinelli nel post pubblicato sul suo profilo Facebook insieme alle foto che lo ritraggono con l’amico Sborzacchi – e il tartufo era solo un nome, un piccolo pensiero ma molto stimolante. Luca Sborzacchi, mio grande amico, commercialista, sindaco e tanto altro nella vita, aveva acquistato una cagnolina tanto simpatica a Montecastelli ed io andavo a tartufi con una setterina di nome Sara, il cane di mio nonno Gerardo. Eravamo inesperti ma con tanta voglia, umiltà e passione e ci incontravamo ogni mattina presto in questo luogo meraviglioso della campagna di Pietralunga. Una vera emozione dopo 40 anni essere di nuovo qui con la stessa passione e amore per le tradizioni”.
Il post di Giuliano Martinelli (il 'cavaliere' della trifola, che ha abbandonato il posto fisso per scommettere nel privato ed ora è alla testa di una fra le più importanti aziende del settore tartuficolo) è stato seguito da numerosi commenti di approvazione. È stato un caso della vita, piacevole, indimenticabile – precisa con un pizzico di emozione l’ex sindaco di Pietralunga, Luca Sborzacchi –. Ci siamo ritrovati in mezzo al bosco, in quel luogo esatto che frequentavamo negli anni 80. Abbiamo rivisto, se pur per poco, i bei tempi della nostra gioventù e la passione per la ricerca del tartufo. All’alba ci si incontrava e si percorrevano insieme chilometri in mezzo ai boschi: Giuliano con il suo vanghino e cane al seguito seduto sulla cesta del motorino ed io in sella alla Vespa con tutto l’occorrente per iniziare la ricerca”.
Davvero una bella storia al tempo del Covid e nella lenta e delicata fase di ripresa che non poteva che accadere in Altotevere e a Pietralunga, simbolo della ricerca del tartufo e delle storiche tradizioni che la accompagnano da sempre.
Il tartufo a Pietralunga
Con i suoi 400 cavatori e 120 addetti alla trasformazione del prodotto (due aziende leader del settore) Pietralunga, poco più di duemila anime, è ad oggi considerata fra i paesi più tartuficoli d’Italia in rapporto al numero degli abitanti. Lo scorso anno in occasione della Mostra mercato del tartufo bianco e della patata è stata inaugurata la ‘Statua del tartufaro’, un’opera in ferro battuto realizzata dal maestro forgiatore Girelli Evancio. Anche l’attuale sindaco, Mirko Ceci, da sei anni è entrato a far parte con pieno merito dell’esercito di tartufai del proprio comune che in Alta Umbria e nel comprensorio lacustre supera le duemila unità con una quota rosa e giovanissimi in continuo aumento. “Gli esperti dicono che quella appena iniziata – ha affermato Ceci – sarà una stagione buona. I primi tartufi raccolti sono già di buona qualità e forma. Nascono in superficie e sono anche belli da vedere e già profumano molto. Come tradizione il mese di ottobre sarà all’inizio avaro di quantità, anche se sono già usciti pezzi da 200-300 grammi di ottima pezzatura e qualità. Il vero termometro dell’annata sarà come sempre nel mese di novembre. Sempre gli esperti e addetti ai lavori parlano di quotazioni al chilo per la trifola che oscillano fra i 1000 e 1500 euro per le pezzature medie, e 2000 e 2500 per quelle maxi”. Sicuramente i tartufi sono uno dei prodotti fra i più rinomati che il territorio dell’Altotevere, da Città di Castello a Pietralunga, può offrire. Il più famoso è il Tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum pico) detto anche trifola, che si raccoglie nel periodo tra ottobre e dicembre. Naturalmente la quantità dei tartufi presenti dipende da molti fattori, in primo luogo dall’andamento della stagione climatica che precede il periodo di raccolta. I periodi di raccolta sono: Tartufo bianco pregiato dal 1 ottobre al 31 dicembre, Tartufo nero scorzone dal 1 giugno al 31 agosto, Tartufo nero dolce dal 1 gennaio al 15 marzo, Tartufo bianchetto dal 15 gennaio al 15 aprile.
Recent comments
11 years 40 weeks ago
11 years 40 weeks ago
11 years 42 weeks ago
11 years 42 weeks ago