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PERUGIA - ''Per favorire la coesione sociale e l'integrazione e' fondamentale un luogo plurale di confronto per i cittadini non comunitari che lavorano e risiedono in Umbria, ma e' anche urgente eliminare storture e limiti di una legislazione ormai troppo datata''. Lo ha detto l'assessore regionale Damiano Stufara introducendo stamani a Perugia i lavori della riunione di insediamento della consulta regionale dell'immigrazione. L'organismo - ricorda una nota della Regione - e' previsto dalla legge regionale 18/1990 per far fronte ai problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie. L'incontro e' stato organizzato per discutere il primo rapporto sulla condizione dei migranti in Umbria e per esprimere un parere sul programma 2008 relativo agli interventi in materia. All'appuntamento erano presenti dirigenti regionali e membri neo-eletti nella Consulta, in rappresentanza delle comunita' straniere e delle organizzazioni produttive e sindacali, dei patronati, del mondo della cultura, dell'istruzione e del tempo libero. ''Le politiche pubbliche dell'immigrazione - ha commentato Stufara - sono un aspetto cruciale del nostro quotidiano. Il futuro sara' sempre piu' basato sull'intreccio tra diversi popoli e,dunque, bisogna trovare le ragioni e le strategie che consentano una convivenza fruttuosa nel rispetto delle regole comuni. Occorre pero' dotarci di strumenti di conoscenza. E' per questo che abbiamo dato incarico all'Aur di studiare ed interpretare i flussi di immigrazione presenti in regione''. Secondo i piu' recenti dati della Caritas e del ministero della Pubblica istruzione in possesso della consulta, in Umbria gli immigrati regolari (comunitari e non) sono quasi 78 mila, con una incidenza sulla popolazione residente (quasi 873 mila) dell'8,9 per cento (+2,7 per cento rispetto al dato nazionale). Nel Perugino, le comunita' piu' numerose sono la albanese, la marocchina, l'ucraina, l'ecuadoriana e la macedone; rumeni albanesi, ucraini, macedoni e moldavi sono in maggioranza nel Ternano. Gli stranieri iscritti nelle scuole della provincia di Perugia sono 9.745 (il 10,8%), di questi il 47,1% sono donne. Terni conta 2.319 studenti non italiani (l'8%), di cui il 47,8% di sesso femminile. I minori stranieri iscritti alla scuola dell'infanzia sono 2.049 a Perugia e 412 a Terni, con una incidenza del 12,3% e del 7,6% sui rispettivi totali. L'accesso alla scuola materna e' consentito anche ai bambini con genitori privi del permesso di soggiorno, mentre cio' non avviene per l'ingresso negli asili nido (0-3 anni) dove esiste una graduatoria di accesso comunale. Gli stranieri iscritti alla scuola primaria sono 3.621 a Perugia e 896 a Terni. Quelli della scuola secondaria di primo grado a Perugia sono 2.066 e a Terni 512. Condividi