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di Nicola Bossi Un incontro casuale, davanti al nuovo palazzo del Tribunale di Perugia in via XIV Novembre a Perugia, con Riccardo Petroni, vice-presidente del gruppo Pd e inserito al primo posto nella lista redatta dal Presidente Cozzari per colmare il vuoto lasciato dal dimissionario assessore Riccardo Fioriti. Petroni, sornione come al solito, spiega "di essere in mezzo a molti fuoci" e per questo lui ha deciso proprio in queste ore "di fare qualche passo indietro". Non si ritira ma decide di aspettare gli eventi. Petroni ammette, su precisa domanda, che non sono "i territori, come tutti pensano, ad essere tra i più arrabbiati alla sua eventuale candidatura". Addirittura l'indignato Alto Tevere, sponda del Pd, sarebbe "il più morbido e possibilista sulla mia candidatura ad assessore". E quindi facile intuire che è la nomenclatura del partito a non gradire l'ingerenza cozzariana che vuole spostare gli equilibri fragili tra ex margheritini ed ex diessini. Venerdi il Pd ha deciso di non decidere. Tra oggi e domani si saprà se la Giunta Cozzari resterà com'è oppure potrà fare qualche ingresso. Condividi