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TERNI - E' un clima tiepidino quello che precede il derby di domenica prossima tra Ternana e Perugia, ben lontano da quello 'rovente' che scaldava gli animi dei tifosi di qualche anno fa. Non c'e' dubbio che a raffreddare gli entusiasmi molto abbia contribuito la decisione del Casms, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle manifestazioni sportive istituito dal ministro Maroni, di non consentire ai tifosi del Perugia di assistere alla gara per ragioni di ordine pubblico. Perche' tale decisione venisse rivista si erano mobilitati il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, e l'assessore allo sport, Giuseppe Boccolini, con una lettera inviata l' 8 ottobre al ministro Maroni. Un' altra lettera era stata inviata il giorno successivo allo stesso ministro anche dal sindaco di Perugia, Renato Locchi, e dall' assessore comunale allo sport, Ornella Bellini. Una terza lettera per Maroni portava la firma ancora di Boccolini e dall'assessore regionale allo sport, Silvano Rometti. Lettere per ora senza risposta. ''Siamo stufi di essere trattati con arroganza e disinteresse - ha osservato Boccolini - le regole democratiche vorrebbero che almeno ci fosse data una risposta. Invece il silenzio''. Insomma a niente e' valsa neanche la campagna di sensibilizzazione promossa dalle istituzioni di Terni, Perugia e Foligno di qualche settimana fa per stimolare i tifosi ad un tifo ''sano''. Domenica allo stadio Liberati potranno accedere solo i residenti nella provincia di Terni. E nessun esodo contro le regole e' previsto da Perugia. ''Un derby senza rivalita' non e' un derby - ha commentato Tonino - uno dei capi storici degli ultras della curva est della Ternana - domenica andremo al capezzale del calcio. Noi tifosi non capiamo i criteri con cui alcuni derby vengano definiti a rischio ed altri con precedenti ben piu' violenti non lo siano. Domenica - ha aggiunto - staremo 15 minuti in silenzio per protesta e non daremo vita neanche alla coreografia che avevamo preparato. Nell' ultimo derby vero giocato al Liberati nella stagione 2004-2005 - ricorda Tonino - eravamo oltre 20 mila. Ben lontani dai numeri di oggi''. Cronologicamente l'ultimo derby al Liberati con il Perugia era stato infatti disputato a porte chiuse nella gara di ritorno del campionato 2006-2007. Fino a ieri sera intanto erano stati venduti 1500 biglietti, che si aggiungono ad altrettanti abbonamenti. Inoltre i botteghini domenica prossima rimarranno chiusi per ragioni di ordine pubblico. ''Siamo rammaricati di tutta questa situazione - ha commentato il dirigente della Ternana, Simone Montemari - perche' oltre ad una perdita secca di 15 mila euro per la chiusura della curva San Martino, destinata agli ospiti, perderemo anche una buona percentuale di pubblico ternano. Condividi