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Il gip di Perugia si è riservato oggi di decidere se disporre nuovi accertamenti sulla morte di Aldo Bianzino, avvenuta nel carcere del capoluogo umbro, come chiedono i suoi familiari, o accogliere l'istanza di archiviazione del fascicolo per omicidio a carico di ignoti avanzata dal pm secondo il quale il decesso venne provocato da un malore. La decisione sarà resa nota tra sette-dieci giorni. In particolare i congiunti del falegname - rappresentati dagli avvocati Donatella Donati, Massimo Zaganelli e Cristina Di Natale - hanno sollecitato una nuova autopsia per chiarire le cause di una lesione riscontrata al fegato, l'esame delle immagini del circuito televisivo interno e di sentire gli agenti della penitenziaria impegnati nella vigilanza e alcuni detenuti. Il pm Giuseppe Petrazzini ha invece insistito per l'archiviazione sostenendo che non ci sono elementi di dubbio sulla morte di Bianzino. Un decesso dovuto - secondo il magistrato - a un aneurisma cerebrale. Il falegname venne trovato morto in cella il 14 ottobre dell'anno scorso, un giorno e mezzo dopo l'arresto per il possesso di alcune piante di canapa indiana. Condividi