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di Nicola Bossi La stangata dell'addizionale Irpef che incasseranno i comuni già con la busta paga di gennaio sta a dimostrare come vivere in città comporta sempre più problemi e costi. E Perugia infatti la città record dell'addizionale 0,7 per cento: il che vuol dire un pagamento di 140 euro con reddito medio di 20mila euro. Al secondo posto Città di Castello con l'addizionale all'0,6: stangata media di 120 euro. Terzo posto Spoleto con l'addizionale all'0,5: stangata di 100 euro. Nelle città piccole e medie dell'Umbria invece il salario tende a respirare ancora: ad Assisi nessuna addizionale Irpef, a Gualdo Tadino, Marsciano, Giano dell'Umbria e Castiglion del Lago e Todi la situazione è sotto controllo. Ottimo il risultato di Fossato di Vico: l'addizionale ferma 0. Una città quella di Fossato che da piccolo borgo, anno dopo anno, sta conquistando cittadini. Ha superato quota 3mila e può vantare una zona industriale modello. Nel ternano invece il capoluogo di Provincia dà lezione di bilanci saldi e tasse calmierate: il suo 0,5 per cento di Irpef (stangatina di 100 euro) è inferiore ad Amelia (0,8 per cento 160 euro), Acquasparta (0,8 per cento l'Irpef 160 euro il pagamento), ad Otricoli (come le altre) e Stroncone (0,7 per cento Irpef, 140 euro). Perugia sempre più regina delle tasse. Ma questo sta comportando un fenomeno strano: i cittadini preferiscono trasferirsi a Corciano, Assisi, Bettona, Torgiano e Magione. Qui trovano vigili più umani, tasse abbordabile e, fin dei conti, lo stesso dialetto. Condividi