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PERUGIA- C'e' anche Ascanio Celestini nelle manifestazioni organizzate a Perugia per ricordare, a 40 anni dalla morte, Aldo Capitini, pensatore laico, filosofo e teorico della non violenza, inventore della Marcia della pace che dal cuore storico del capoluogo umbro porta alla Rocca di Assisi (la prossima edizione sara' nel 2009). Celestini, sabato prossimo, nello stesso Palazzo dei Priori dove Capitini visse la sua infanzia, figlio del custode del campanile dell'edificio sede del Comune dal '300 in poi, leggera' alcune pagine del filosofo. Seguira', nelle prossime settimane e mesi, fino al 2009, un cartellone con molte iniziative messo a punto da un comitato appositamente formatosi, di cui fanno parte, con la Fondazione Capitini, la Regione e il Comune di Perugia, le due Universita', l'Anci Regionale. Ha aderito anche la Rai. La conclusione sara' un evento ''di grande significato simbolico'', come e' stato detto oggi a Palazzo dei Priori nella presentazione del programma, al quale sara' invitato anche il presidente Giorgio Napolitano. Sullo sfondo delle manifestazioni, l'ambizione di arrivare presto ad una Edizione nazionale delle opere di Aldo Capitini, in considerazione del ruolo che ha avuto questo intellettuale nel pensiero politico italiano, in particolare per le sue teorie sulla democrazia dal basso. Le celebrazioni capitiniane in realta' sono gia' cominciate, ed un primo momento importante e' stato il convegno sulla non violenza organizzato dall'Ateneo perugino lo scorso aprile, mentre la Regione, con la Fondazione Capitini, aveva promosso il 3 ottobre una conferenza sulla Costituzione a 60 anni dalla sua entrata in vigore. Il 4 Novembre si svolgera', per iniziativa del Comune di Perugia, una giornata capitiniana come anteprima di Umbria Libri, che coinvolgera' soprattutto gli studenti delle scuole di secondo grado. In quella occasione saranno presentati i carteggi che Capitini intreccio' con Walter Binni e Danilo Dolci. La Biblioteca comunale esporra' anche dei documenti, rinvenuti di recente, sul ruolo che Capitini ebbe nella promozione dell'Universita' popolare di Perugia, nell'immediato dopoguerra. In sostanza, l'anniversario capitiniano rappresenta l'occasione per una prima vera organica riflessione sul pensiero di un uomo che, e' stato detto oggi, rappresento' uno spaccato originale di un'altra Italia della politica e della cultura, forse non conosciuto abbastanza in patria quanto lo e' nel resto dell'Europa. Alla conferenza stampa hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori alla cultura di Regione e Comune, rispettivamente Silvano Rometti e Andrea Cernicchi, l'assessore comunale alle politiche della pace, Wladimiro Boccali, il presidente dell' Anci regionale, Paolo Raffaelli, il presidente della Fondazione Capitini, Luciano Cappuccelli. Ha coordinato il presidente del Comitato per le celebrazioni capitiniane, Alessandro Vestrelli. Condividi