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PERUGIA- Arresti domiciliari per i due funzionari della Provincia di Perugia, Fabio Patumi e Adriano Maraziti, in carcere dal 12 giugno scorso nell'ambito dell'inchiesta della Procura del capoluogo umbro sulla assegnazione di appalti per opere pubbliche da parte di enti locali. Il Tribunale del riesame in sede di appello ha infatti parzialmente accolto il ricorso presentato dai legali di Maraziti e Patumi, rispettivamente gli avvocati Franco Libori e Giuseppe Innamorati, contro l'ordinanza con la quale il gip aveva rigettato la richiesta di rimessa in liberta' o, in subordine, di arresti domiciliari presentata in passato per i due indagati. L'inchiesta della magistratura perugina riguarda, in particolare,l'assegnazione di appalti per una serie di lavori pubblici soprattutto da parte della Provincia di Perugia. Secondo l'accusa ad operare sarebbe stata una sorta di ''comitato di affari'' del quale facevano parte alcuni costruttori e funzionari pubblici che avrebbero aggiustato le gare di appalto, relative in particolare alla realizzazione e manutenzione di strade. A condurre le indagini, coordinate dal pubblico ministero Manuela Comodi, la squadra mobile perugina. Condividi