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Al ritmo di ottocento-mille detenuti in più al mese, le 205 carceri italiane viaggiano verso il tutto esaurito, vale a dire verso quel limite di tollerabilità fissato in 63.541 posti oltre il quale sarebbe fuorilegge andare. E dal momento che la capienza regolamentare è di 43.085 posti e che - secondo i dati aggiornati al 13 ottobre forniti ieri alla Camera dal ministro della Giustizia Angelino Alfano - i detenuti sono attualmente 57.187, gli istituti penitenziari vivono già un'emergenza sovraffollamento. Gli stranieri sono sempre più (21.336, pari al 38% del totale, soprattutto marocchini, albanese, tunisini e romeni), e nelle carceri la maggior parte dei detenuti sono in attesa di giudizio (i definitivi sono infattisolo 24.285). L'effetto indulto è dunque ormai acqua passata. A godere di quel beneficio varato nel 2006 sono stati 27.472 detenuti (dato aggiornato al 15 luglio 2008), di cui però 9.875 (pari al 36%) sono rientrati in cella. A lavorare per garantire la sicurezza negli istituti penitenziari, per le traduzioni, i piantonamenti e anche per le attivita' di osservazione e trattamento dei detenuti, ci sono circa 41mila poliziotti penitenziari, di cui oggi ricorre la festa del Corpo. Sulla carta dovrebbero essercene 45.521 ma la carenza di organico è di 4.171 unità. I dati, per quello che riguarda l'Umbria, parlano di 1086 posti regolamentari, 1483 tollerabili e, ad oggi, 896 presenze. Anche nella verde Umbria dunque, il tutto esaurito è dietro l'angolo. Condividi