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PERUGIA - La pianista perugina Linda Di Carlo suonera' domenica prossima al Quirinale, con il Quintetto Bottesini, nell'ambito dei Concerti che hanno luigo nella cappella Paolina. L'esibizione sara' trasmessa in diretta su Radio Tre. Saranno eseguiti i quintetti per pianoforte e archi ''in mi bemolle minore'' di Johann Nepomuk Hummel e ''in la maggiore'' di Franz Schubert. Il Quintetto Bottesini e' composto, oltre che dalla Di Carlo, da Alessandro Cervo, violino, Federico Stassi, viola, Giacomo Grandi, violoncello, e Roberto Della Vecchia, contrabbasso. Il gruppo e' nato con l'intento di riscoprire un repertorio di rara esecuzione e di grande interesse musicale, quello dedicato all'organico strumentale costituito da violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte. Consacrato da Franz Schubert con il celebre quintetto Die Forelle (1819), questo tipo di insieme strumentale e' stato frequentato anche da un autore meno noto come Johann Nepomuk Hummel. A questo tipo di composizioni il Quintetto Bottesini ha dapprima affiancato celebri quartetti con pianoforte e brani virtuosistici di Giovanni Bottesini, contrabbassista, compositore e direttore d'orchestra vissuto nella seconda meta' dell'Ottocento dal quale prende il nome. Quindi, ampliando lo sguardo, ha esplorato un repertorio che annovera i nomi di Mozart, Schumann e Brahms, del francese Georges Onslow, del tedesco Hermann Goetz e dell'inglese Ralph Vaughan Williams. Nel Novecento ha prestato particolare attenzione a questo tipo di organico Astor Piazzolla, con le sue Cuatro Estaciones Portenas, e piu' di recente compositori italiani come Alessandro Solbiati, Raffaele Bellafronte, Stefano Taglietti, i quali hanno scritto nuove opere dedicate proprio al QuintettoBottesini. Dopo anni di attivita' concertistica autonoma in diverse formazioni, le comuni aspirazioni, idee e gusti musicali hanno spinto i cinque musicisti a collaborare stabilmente. Il Quintetto Bottesini si e' tra l'altro esibito negli Usa in occasione della visita di Stato del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Condividi