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Torna la stagione del jazz d'inverno organizzata dal Jazz Club Perugia. Da novembre ad aprile i grandi nomi della scena musicale faranno di nuovo tappa a Perugia. Partenza il 31 ottobre con Freddy Cole, fratello di un vero e proprio mito come “Nat” Kink Cole, per chiudersi ad aprile con Stefano Bollani, uno dei portabandiera del nostro jazz in giro per il mondo. In mezzo davvero un programma per tutti i gusti. Quello elaborato dagli organizzatori infatti è un programma estremamente vario. Una vera tavolozza di colori musicali molto diversi tra loro. I concerti saranno sempre all'hotel Giò Jazz di Perugia, dove verrà rinnovato l'appuntamento con gli intervalli enogastronomici. E' dunque con l'intimità e la raffinatezza della voce di Freddy Cole, 76 anni, che la stagione partirà. Insieme al fratello del leggendario Nat saliranno sul palco Randy Napoleon alla chitarra elettrica, Elias Bailey al basso e Curtis Boyd alla batteria. Pianista dal tocco elegantissimo, probabilmente la serata del 31 sarà all'insegna di una piacevole nostalgia per un certo tipo di musica e songwriting come si faceva una volta. Il suo sarà infatti un tributo al fratello dove, crediamo, non mancheranno i classicissimi come “Mona Lisa” o “It's only paper moon”. Nostalgico. Di tutt'altro segno sarà la serata seguente, quella del primo novembre, all'insegna della creatività e dell'istrionismo di due grandi come Ben Sidran, con il suo quartetto, che vedrà come ospite speciale Gegè Telesforo. Lo scatman italiano. Sidran sarà in Italia per la presentazione di “The Essential Ben Sidran”. Una nuova produzione discografica targata Groove Master Edition; una splendida raccolta in due cd: "The cool side" e "The groovy side" dove, lo dice il nome stesso, i suoi brani sono stati remixati appunto all'insegna di un groove dal sapore funky e R&B. Un istrione capace di passare dal piano alla voce fino a scrivere per la Tv. Brillante. Il cartellone vedrà poi un mese di pausa. Un'attesa ben ripagata dall'arrivo del piano vellutato di Danilo Rea e da uno dei mostri sacri della nostra musica leggera come Gino Paoli. In coppia daranno vita al progetto “Cinema songs – Canzoni nel cinema”. Accompagnati da un ensemble composto da Marco Tamburini, Marcello Siringano, Franco Testa, Ellade Bandini, e dalla splendida , duttilissima voce di Diana Torto, i due faranno risuonare le grandi melodie legate al cinema di ieri e di oggi. Si comincia con Morricone, un Morricone riletto in chiave jazzistica, per passare a Piccioni e Trovajoli; poi il doveroso omaggio a Nino Rota, quindi lo sbarco in territorio americano, con i grandi temi di John Williams ed Elmer Bernstein. Sarà a questo punto che la voce di Gino Paoli entrerà in campo, per regalare alcune personalissime interpretazioni davvero a sorpresa. Passando per gli indimenticabili temi di Henry Mancini, si arriverà al gran finale, con il Brasile del film “Dona Flor” e una suite jazzistica conclusiva dall’epico “La grande fuga”. Classe. Venerdì 19 poi toccherà ad uno dei gospel choir più famosi d'America, l'Alabama Gospel Choir. Ottimo per il clima natalizio, i trentacinque elementi del coro si caratterizzano per arrangiamenti all'insegna della contaminazione musicale. Coinvolgenti, la loro “ragione sociale” è quella di essere fonte d'ispirazione per chi li ascolta, in linea con tutta la tradizione gospel d'oltreoceano. Tradizione per la quale cantare non è puramente un esercizio: la parola deve andare oltre la musica, deve trasportare lo spettatore. Trascendenti. Passato il Natale e smaltite le scorie, si arriva alla serata del 6 febbraio, all'insegna dei duetti. Senza bisogno di presentazioni i nomi che saliranno sul palco: Renato Sellani, le monsieur del pianoforte tricolore, farà coppia con Danilo Rea. Ottantuno anni il primo, cinquantuno il secondo, due storie diverse e due modi altrettanto diversi di vedere gli ottantotto tasti. L'altra coppia sarà formata da Enrico Pieranunzi con Rosario Giuliani. Un concerto che sarà dedicato anche alla musica scritta per il cinema e in particolare a quella firmata da Ennio Morricone. Ispirati. Venerdì 13 marzo sarà poi la volta di un artista che a Perugia viene molto spesso, che nelle grandi rassegne non manca mai. Forse il nostro jazzman più noto all'estero, il trombettista Enrico Rava. Mentre l'anno scorso aveva calcato il palco con il suo quintetto dove milita l'immaginifico trombonista Gianluca Petrella, quest'anno Il Poeta si presenterà con un ottetto. Questi i nomi: Mauro Ottolini al trombone – Tuba, Daniele Tittarelli al sax alto, Daniel Wynnet Kinzelman al sax tenore, Giovanni Guidi al piano, Claudio Quartarone alla chitarra, Stefano Senni al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. Il Poeta con la sua corte di aedi. Punto. Il 16 aprile la chiusura in bellezza, come accennato in precedenza, è affidata all'altro grande istrione del pianoforte che risponde al nome di Stefano Bollani, che torna a Perugia dopo il concerto di quest'estate ad Umbria Jazz, dove ha presentato il suo progetto “Carioca” per poi duettare divinamente nella seconda parte con Caetano Veloso per una serata davvero da brividi. Nella serata del 16 invece Bollani si esibirà in un piano solo. Estroso. La serata di apertura del 31 sarà importante per il Jazz Club. Il club infatti si è costituito in associazione e come ogni sodalizio è aperto alle adesioni. Gli eventuali soci, che pagheranno una quota di 100 euro annue, oltre a supportare le iniziative del JCP, avranno diritto all’ingresso gratuito a tutti i concerti. Durante la serata del 31 ci sarà un desk dove versare la quota e ritirare la tessera di socio. Condividi