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La questione della farmacia comunale, la sua possibile alienazione o affidamento a terzi, e le conferme arrivate sulla stampa, sono una ulteriore prova che il centro – destra non è in grado di amministrare la città. La giunta Ruggiano se ne faccia una ragione e si dimetta quanto prima. Almeno la vicenda ha contribuito a fare un po’ di chiarezza dal momento che l’Assessore Mario Ciani si è tolto le vesti del “tecnico” e ha indossato quelle del politico. Ciò non toglie che la farmacia comunale non deve essere toccata. Siamo sempre disponibili ad ascoltare chi pensa di saperne più degli altri, soprattutto quando c’è di mezzo il futuro della nostra città. Purtroppo, però, dietro le eleganti lezioni sulla redazione dei bilanci degli enti pubblici si cela un fatto: che la violazione del patto di stabilità è frutto di una precisa scelta politica della Giunta Ruggiano come fu, del resto, quella del 2006 della Giunta Marini. La differenza, sostanziale e non di poco conto, è che allora si sforò il patto con la consapevolezza che non ci sarebbero state conseguenze per i servizi e le tasche dei cittadini, esattamente al contrario di oggi. Nel merito della farmacia ci stupisce che, alla luce di quello che sta accadendo oggi nel mondo, ancora si scambino le esternalizzazioni dei servizi per dei miglioramenti degli stessi. La storia degli ultimi anni dimostra esattamente il contrario. Perché invece, prima di preoccuparsi ad ingraziarsi i poteri forti regionali e a svendere il patrimonio pubblico, la Giunta Ruggiano non comincia a pensare ad un ruolo nuovo della farmacia comunale nell’ambito dei servizi sanitari territoriali per garantire un presidio della salute nella città anche quando sarà funzionante il nuovo ospedale di Pantalla? Perché rinunciare a quello che potrebbe diventare un tassello importante per un centro di primo soccorso nella città? Sono queste domande che porremmo anche nelle sedi opportune se il centro – destra ce ne desse la possibilità, a cominciare dalla Conferenza dei Capigruppo a cui il Presidente Pizzichini sembra aver definitivamente voltato le spalle. Per questo crediamo che l’unico “passaggio chiarificatore”, alla luce dell’esperienza dei primi mesi di governo della destra, sia il vaglio degli elettori stanchi della sola e unica “bagarre sconclusionata” che oggi si registra a Todi: quella dell’Amministrazione Ruggiano. Il Consigliere Andrea Caprini Condividi