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PERUGIA - E' stata rinviata al 17 novembre prossimo l'udienza davanti al gip di Perugia nella quale e' stata esaminata oggi l'opposizione dei familiari di Francesco Narducci alla richiesta di archiviazione da parte parte del pm Giuliano Mignini del fascicolo per omicidio sulla morte del medico. Alla ripresa sono previste le repliche dei legali delle parti. Quindi il gip dovrebbe riservarsi la decisione. Nel corso dell'udienza di oggi uno degli indagati, il giornalista e scrittore Mario Spezi ha preso la parola per alcune dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua estraneita' alle accuse. Ha inoltre ripercorso le tappe della vicenda. Al termine il pubblico ministero ha pero' chiesto la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica ravvisando il reato di oltraggio a magistrato. L'udienza e' stata caratterizzata anche da diversi scambi verbali tra lo stesso pm e uno dei difensori di Spezi, l'avvocato Nino Filasto'. Nel fascicolo sono indagati Spezi, Francesco Calamandrei e due pregiudicati. Tutti hanno sempre respinto ogni accusa. Al termine dell'inchiesta il pm ha confermato la ricostruzione in base alla quale Narducci sarebbe stato ucciso perche' in qualche modo coinvolto nelle vicende del mostro di Firenze. Ha pero' ritenuto gli elementi raccolti nei confronti degli indagati non sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio, chiedendo quindi l'archiviazione. Un atto al quale si sono opposti il padre e il fratello del medico, parti offese nel procedimento, i quali hanno chiesto che siano stabilite ''scientificamente e con assoluta certezza'' le cause della morte del loro congiunto. La famiglia Narducci ha sempre escluso qualsiasi coinvolgimento del medico nelle vicende fiorentine, ritenendo che sia morto per un incidente o per un suicidio. Condividi