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''L'Umbria - e' stato sottolineato - e' la prima Regione a completare gli alloggi universitari finanziati dalla legge 338, per un numero complessivo di 1.450 posti letto, di cui 91 realizzati nel 2007, la terza per contributi erogati dallo Stato sulla base di parametri di merito, come l'assegnazione di borse di studio, concesse a tutti gli aventi diritto, e che vanno da un minimo di 1.500 euro annui ad un massimo di 4.670 per i fuorisede, e fra le piu' basse come tasse universitarie, a carico degli studenti (77 euro contro i 100 di altre universita')''. PERUGIA - A tre anni dall'approvazione del nuovo statuto umbro, per la prima volta una legge regionale viene esaminata e valutata per gli effetti realmente prodotti rispetto alle sue finalita'. Applicando la cosiddetta ''clausola valutativa'', stamani la terza commissione del consiglio regionale ha messo sotto osservazione l'Adisu, l'Agenzia umbra per il diritto allo studio universitario, il suo operato e i risultati raggiunti nel 2007. Come primo atto sono stati ascoltati il direttore generale dell'Agenzia, Claudio Passeri, e la responsabile regionale del servizio, Paola Corbucci. Dal primo quadro tracciato dai due dirigenti ascoltati emerge che l'Adisu nel 2007 ha operato nel pieno rispetto dei programmi e con buoni risultati. ''L'Umbria - e' stato sottolineato - e' la prima Regione a completare gli alloggi universitari finanziati dalla legge 338, per un numero complessivo di 1.450 posti letto, di cui 91 realizzati nel 2007, la terza per contributi erogati dallo Stato sulla base di parametri di merito, come l'assegnazione di borse di studio, concesse a tutti gli aventi diritto, e che vanno da un minimo di 1.500 euro annui ad un massimo di 4.670 per i fuorisede, e fra le piu' basse come tasse universitarie, a carico degli studenti (77 euro contro i 100 di altre universita')''. Elevato (500mila complessivi) anche il numero dei pasti distribuiti nelle 16 mense attivate in tutta l'Umbria (7 a Perugia, 5 a Terni, le altre a Foligno, Orvieto, Assisi, Citta' di Castello, mentre sta per partire Collescipoli destinata a coprire Narni). L'Adisu, ha sottolineato Passeri, ''ha anche conseguito economie importanti nella gestione dell'ente, riducendo del 50 per cento il personale dipendente, ma erogando servizi nuovi, quali il supporto psicologico, contro il fenomeno solitudine, servizi di assistenza per l'inserimento degli studenti nella comunita' e piu' in generale per favorire l'accoglienza''. Rispetto a qualche anno fa, e' stato sottolineato, ''e' in aumento il numero degli studenti bisognosi, fino alla individuazione di casi di vera e propria sofferenza personale''. Anche per arginare questo fenomeno, ''l'Adisu ha elargito forme di aiuto e di assistenza ai piu' meritevoli''. Dal punto di vista strettamente finanziario nel 2007, ''un anno di punta difficilmente uguagliabile'' l'Adisu ha potuto disporre di risorse cosi' ripartite: 6,1 milioni di euro dalla Regione, 2,8 dalle tasse universitarie ed 8,1 dallo Stato. Sul futuro dell'Adisu, e' stata la Corbucci, per conto dell'assessorato, ad anticipare la riflessione politica in atto che dovrebbe portare ad un ''ripensamento rispetto alla opportunita' di mantenere in vita un consiglio di amministrazione dell'Adisu, a favore di un amministratore unico al pari di enti simili''. Condividi