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PERUGIA - La prima commissione del Consiglio regionale ha dato il via libera al programma di riordino territoriale delle aree omogenee su cui, come previsto dalla riforma regionale, verranno strutturate le cinque nuove Comunita' montane dell'Umbria. Gli assessori Vincenzo Riommi e Carlo Liviantoni - si legge in un comunicato di Palazzo Cesaroni - hanno illustrato ai componenti dell'organismo il percorso seguito dalla Giunta regionale per la stesura del programma di riordino. Gli 89 Comuni dell'Umbria sotto i 40 mila abitanti (soglia stabilita dalla legge) hanno scelto la forma associativa a cui aderire, confermando la volonta' di aderire alle Comunita' montane. I Comuni con una popolazione compresa tra 25 e 40mila abitanti potranno decidere liberamente se aderire alle Comunita' montane (Citta' di Castello e Gubbio) o avvalersi delle funzioni delle Comunita' limitrofe (Assisi e Spoleto). Le amministrazioni comunali hanno anche scelto a quale delle cinque aree omogenee (al posto delle 9 precedenti) aderire e l'atto e' stato valutato positivamente dal Consiglio delle autonomie locali. Una volta vagliato dall'Assemblea regionale, il programma entrera' in vigore attraverso un decreto del presidente della Giunta regionale. Mentre i consiglieri di maggioranza hanno espresso parere favorevole all'atto, i rappresentanti dell'opposizione Lignani Marchesani (Cdl per l'Umbria) e Santi (Forza Italia - Pdl) hanno avanzato alcune riserve legate ai tempi di attuazione della riforma e alla necessita' di non riproporre, nella nuova organizzazione, i vecchi privilegi. Il testo del Programma di riordino territoriale e' disponibile sul sito del Consiglio regionale www.crumbria.it. Condividi