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Ci può essere la conferma dello schema dell'Unione in Umbria anche per gli appuntamenti elettorali del 2009 (comunali e Provinciali)? Radio Palazzo stavolta sembra affermare un inaspettato sì. Lo schema di gioco del centrosinistra - dopo la solitudine del Pd e il tonfo de La Sinistra - dovrebbe essere quello storico: Pd-Ps-Prc-Pdci e altri partiti minori. I dati della crescita dell'Umbria, il collante anti-centrodestra (tornato di moda anche nel Pd) e il fallito tentativo di imbarcare l'Udc, ridanno in rialzo lo schema dell'Unione. Ma con due novità: un piano di sviluppo nuovo che sarà il vero e unico programma per le provinciali e l'ingresso dell'Idv. La voglia (o la necessità) di ritornare all'Unione troverebbe una conferma in un punto a cui tutto il Pd ormai è abbonato: le primarie di coalizione. Non decide più il partito di maggioranza chi candidare, ma il popolo del centrosinistra umbro. Anche se ovviamente il peso degli iscritti si noterà sul piatto della bilancia. L'unità ovviamente sarà a carattere regionale (tranne in pochi comuni dove si faranno deleghe) e comunque terrà conto di equilibri politici. Ma tutto dipenderà dal programma di sviluppo da offrire per un'altro decennio agli umbri. Tutto sarà definito tra la fine di novembre e l'inizio di gennaio. Le primarie potrebbero scattare a marzo. Il partito socialista sa bene che l'alleanza gli porterà un consenso superiore alle politiche (1,8). Rifondazione chiede uno sviluppo sociale eco-compatibile e social-compatibile (insomma basta solo cemento) che, dopo appaltopoli, il Pd è intenzionato a proseguire seppur più su posizioni di centro. Il Pd sa bene che da solo non può farcela: ma sarà disposto a lasciare spazio, primarie permettendo, anche agli altri? Condividi