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PERUGIA - E' stato inaugurato stamani dall'assessore comunale alle politiche sociali, Tiziana Capaldini, e dall'arcivescovo di Perugia, monsignor Giuseppe Chiaretti, il nuovo ''punto di ristoro sociale'' che si trova in via Imbriani, negli ambienti ristrutturati dell'ente ecclesiastico della Confraternita dei SS. Simone e Giuda Taddeo. Presente, fra gli altri, anche il direttore della Caritas diocesana, Lucio Gatti. Attivo dallo scorso 29 settembre, il punto di ristoro - riferisce una nota del Comune - eroga oltre 50 pasti al giorno. Nella struttura prestano servizio gli operatori e i volontari Caritas, mentre i pasti provengono dal ''Centro di preparazione pasti'' di San Sisto. E' aperto dal lunedi' al sabato dalle ore 12.30 alle 14.15, esclusi i giorni festivi (l'utente puo' fare richiesta e farsi consegnare il pasto il giorno precedente la festivita'). Il servizio e' rivolto a persone con problemi di disagio sociale e poverta' estrema segnalati dai Centri di ascolto Caritas, dagli Uffici di cittadinanza e dai Servizi socio-sanitari dell'Asl, con esclusione delle persone con problematiche legate alla tossicodipendenza. La collaborazione tra Comune di Perugia e Caritas per il punto di ristoro fa seguito a unprotocollo d'intesa siglato agli inizi di ottobre con cui le parti si sono impegnate per tre anni (ma l'assessore ha precisato che ''ci sara' sicuramente un rinnovo della convenzione'') ad assicurare il servizio pasti e l'accoglienza degli utenti. L'assessore Capaldini ha ricordato che il nuovo punto di ristoro si aggiunge ad altri servizi gia' attivati dal Comune ed in cantiere ci sono altri due progetti sperimentali: ''il Comune, insieme al Cesvol istituira' altri due punti di riferimento per gli anziani. Uno a Ponte Valleceppi, nel locale centro anziani; l'altro a San Marco a Villa Van Marle. Sono gestiti direttamente dai centri socio culturali, mentre i finanziamenti sono in parte del Cesvol (24.000 euro a progetto) in parte del Comune (5.000 euro a progetto). Si comincia con l'accoglienza delle persone anziane, successivamente non si esclude la possibilita' di estendere il servizio ad altri soggetti''. Monsignor Giuseppe Chiaretti, nel benedire la struttura, ha ricordato che ''sono molte le persone sole. Questo spazio non risponde unicamente all'esigenza di fornire pasti - ha detto - ma offre momenti di gioia e felicita' a chi ne usufruisce. Mi auguro che diventi punto di riflessione per tutto il quartiere e la citta'''. Condividi