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PERUGIA - Si chiama Giuseppe Dolciami ed ha 54 anni, il commerciante perugino che la notte scorsa è stato ferito da due pugnalate, guaribili in una ventina di giorni, probabilmente infertegli da un giovane tunisino di 21 anni, mentre era intento a chiudere il suo esercizio in Piazza IV novembre. Seconda la ricostruzione dei fatti da parte dello stesso commerciante, l’accoltellatore, che assieme ad altri suoi connazionali stazionava ancora nel locale, sarebbe stato invitato ad allontanarsi in quanto era arrivata l’ora di chiudere l’esercizio, ma questi lo avrebbe poi aggredito mentre stava scaricando del materiali dalla sua automobile parcheggiata nei pressi, infliggendogli due coltellate, una delle quali lo ha colpito al torace e l’altra all’altezza di un rene. Una pattuglia della volante che stazionava nei pressi è intervenuta non appena lanciato l’allarme ed ha inseguito il giovane che stava scappando a piedi, raggiungendolo e bloccandolo in Via Calderini. Aveva ancora in tasca il coltello con il quale avrebbe colpito il Dolciami, assieme ad una bustina contenente circa quattro grammi di hascisc. A quanto si è appreso sarebbe stato lo stesso commerciante (al quale è stata, assieme alla sua commessa, a fornire agli agenti una descrizione precisa del feritore, permettendo ai poliziotti di rintracciarlo quasi immediatamente. Come abbiamo detto si tratta di un giovane ventunenne, senza fissa dimora, che era già noto per i suoi precedenti alla polizia perugina, come pure ben noto alle cronache è anche il locale che è stato teatro di questo ennesimo episodio di delinquenza che ha avuto come riferimento il centro storico del capoluogo umbro: si tratta del “Caramellomania” più volte soggetto a particolari controlli a causa del disturbo arrecato dai suoi frequentatori e che per tali motivi è stato anche sottoposto a provvedimento di chiusura per un certo periodo. Anche per questo, quindi, la polizia, che si dice comunque certa che ad accoltellare il Dolciami sia stato proprio l’arrestato, sta ora procedendo per appurare i motivi di questo gesto. Condividi