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Amedeo Zupi, scusi, dopo il " NO Gelmini Day" si incominciano a delineare gli effetti della contro-riforma anche in Umbria. E' vero che chiuderanno istituti anche con molti decenni di tradizione sulle spalle? "Purtroppo tutti gli indicatori sulla controriforma parlano di un disastro vero e proprio, per l'Italia ma anche per l'Umbria. Sta circolando la bozza sul dimensionamento delle scuole per l'anno scolastico 2009-2010. Si parla di istituti che non possono avere meno di 500 studenti. Un numero non minimo, ma importante. Molte istituzioni di città anche con 10mila e 15mila abitanti scompariranno. Si calcola - ma questa è soltanto una prima previsione - che saranno 27 gli istituti in meno in Umbria. La nostra regione sarà altamente penalizzata dalla Riforma per via del suo territorio frammentario e mal collegato". Si parla di grossi guai anche per le elementari: o come direbbe il Ministro per la scuola primaria. Cosa c'è di vero? "Qui la situazione paradossalmente è peggiore: perchè le molte sezioni distaccate o piccoli plessi saranno completamente spazzati via. Sotto i 50 alunni non ci può essere per il Ministro scuola. Non tenendo conto dell'età dei bambini che non possono essere sballottati su pullman per decine di chilometri dalla propria casa. Inoltre c'è un problema anche per gli accorpamenti: il ministro ci deve dire quali risorse per l'edilizia scolastica saranno messe a disposizione per fare gli accorpamento, anche perchè non da per tutto ci sono gli spazi necessari. Le sedi a rischio di taglio delle primarie solo a Perugia sono 28". Con il maestro unico, si taglia anche sul personale.. "Abbiamo calcolato 518 posti di lavoro che saranno perduti nell'anno scolastico 2009-2010. MOlti di questi sono incarichi annuali che venivano, di tanto in tanto, rinnovati dagli istituti. La figura del maestro unico è esclusivamente un passo indietro per risparmiare denari su un settore primario come la scuola. Le altre giustificazioni sono solo cavolate" Condividi