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PERUGIA - Costretta a prostituirsi dalla sorella della nonna materna: succedeva a una ventenne brasiliana in un appartamento di Perugia dove la squadra mobile ha sorpreso la giovane e quella che chiamava ''zia'', una sua connazionale di 46 anni, arrestata dalla polizia. L'abitazione e' stata sottoposta a sequestro preventivo. All'appartamento dell'immediata periferia perugina gli investigatori sono risaliti esaminando gli annunci pubblicati su un giornale. Un agente si e' finto cliente sorprendendo nell'abitazione la giovane e, in una stanza accanto a quella dove si prostituiva, la sua parente. Dagli accertamenti e' emerso che la ventenne doveva consegnare la meta' di quanto incassato alla donna arrestata. La ''zia'' - secondo la polizia - aveva consegnato alla ventenne tre telefoni cellulari utilizzati per contattare i clienti e curava la pubblicazione degli annunci sul giornale. E' stata accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Dall'inizio di settembre sono sette gli appartamenti posti sotto sequestro dalla polizia a Perugia nell'ambito delle indagini sul mondo della prostituzione. L'appartamento e' stato individuato dalla polizia in un palazzo nella zona di via del Macello dove la questura ha intensificato i controlli. Soprattutto per prevenire il fenomeno della prostituzione in appartamento. Dall'indagine e' emerso che la ventenne era stata fatta giungere in Italia nell'aprile scorso dalla ''zia''. E' risultata clandestina mentre l'altra brasiliana era in regola con il permesso di soggiorno. La squadra mobile ha tra l'altro accertato che la giovane si prostituiva dalle 11 di mattina alla mezzanotte. Incassando cento euro per ogni cliente (una ventina al giorno). La meta' di quanto incassato - secondo gli investigatori - andava pero' alla ''zia''. Condividi