Ce n’è bisogno come del pane
COSTRUIAMO L’OPPOSIZIONE
CONTRO GOVERNO E CONFINDUSTRIA
- in una situazione di
salari e
pensioni tra i più bassi d’Europa, con prezzi e tariffe che salgono in maniera insostenibile, mentre aumenta il numero di persone che non riescono a fare fronte ad una spesa imprevista o ad arrivare alla fine del mese;
- in una situazione in cui cresce il
lavoro precario e senza qualità, con le
giovani generazioni private di una prospettiva di futuro;
- in una situazione di pesante insufficienza dei servizi sociali e del sistema di welfare che si scarica sulla condizione di vita e di lavoro delle donne, con tassi di occupazione, livelli salariali, carichi di lavoro di cura insostenibili;
- in una situazione di crisi del liberismo che produce recessione e collassi finanziari.
il GOVERNO Berlusconi e CONFINDUSTRIA hanno sviluppato un attacco durissimo e complessivo:
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salari e pensioni perderanno ulteriore potere d’acquisto per lo scarto tra inflazione programmata e inflazione reale come per la mancata restituzione del fiscal drag. La precarietà del lavoro è esaltata dai provvedimenti assunti. Le politiche del governo acuiscono la crisi economica;
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l’attacco ai servizi sociali, alla sanità, ai lavoratori pubblici peggiorerà ulteriormente la qualità della vita di donne e uomini;
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l’attacco all’istruzione pubblica persegue l’obiettivo di una scuola dell’esclusione, che esalta le disuguaglianze, fra logiche neoautoritarie e volontà di privatizzazione;
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l’attacco al contratto collettivo nazionale vuole rompere ogni legame di solidarietà tra i lavoratori, impoverirli e dividerli. Governo e Confindustria vogliono cambiare la natura del sindacato, trasformarlo da soggetto di organizzazione dei lavoratori in gestione subalterno e complice delle imprese.
È un disegno organico di una società sempre più diseguale, gerarchica, autoritaria. Le politiche della destra aumentano la sofferenza e vogliono distruggere la possibilità di organizzazione collettiva dei lavoratori e del conflitto. Aumentano l’insicurezza sociale e costruiscono il capro espiatorio, adottando misure incivili e razziste.
La mobilitazione indetta dalla Cgil è stato un appuntamento importante, Rifondazione ne ha condiviso le ragioni e vi ha aderito.
ORA OCCORRE LAVORARE ALLA COSTRUZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE
C’è bisogno di difendere il contratto nazionale, di forti aumenti salariali, della reintroduzione di un meccanismo automatico di indicizzazione di salari e pensioni. Contro la legge 30 e la legislazione precarizzante, per il salario sociale e un nuovo welfare. Per la difesa e il rilancio della scuola pubblica. Per nuovi diritti di cittadinanza.
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