fiocchi.jpg
PERUGIA - In tutto il 2007 sono nati a Perugia 1.990 bambini; nel 2006 ne erano nati 2.026: in un anno c’è stata quindi una diminuzione di 36 unità. Un dato su cui riflettere, ma che ha comunque delle spiegazioni logiche. Infatti questo fenomeno non è imputabile ad una diminuita propensione dei perugini a procreare, quanto al fatto che la vetusta struttura di Monteluce, a torto o a ragione, non ispirava fiducia a tanti di loro che hanno così preferito far nascere i loro figli negli ospedali vicini che apparivano, se non altro, più moderni e accoglienti. Un effetto, questo, che dovrebbe cessare col trasferimento del reparto di Ostetricia e ginecologia a Sant’Andrea delle Fratte, tant’è che dal 29 ottobre scorso, quando questo “cambio” si è materialmente realizzato, sono già nati nella nuova sede 353 bambini, cinque dei quali con parto in acqua, L’ultima nata del 2007 si chiama Margherita ed è venuta alla luce con parto spontaneo alle 21,50 del 31 dicembre. Altra causa del calo è dovuta – come ha notato il direttore del reparto, dott. Giuseppe Affronti - ad un’accentuata diminuzione delle gravidanze plurigemine, essendo nati appena 58 gemelli rispetto ai 72 del 2006. Per il resto va notato che i nuovi nati erano in maggioranza maschi (490, pari al 52,56% del totale), mentre per il 25,36% le neo mamme avevano nazionalità straniera. La ripresa della natalità a Perugia già nel 2008 dovrebbe essere inoltre favorita anche dal fatto – come spiega sempre il dott. Affronti – che, oltre alla modernità della nuova struttura, viene particolarmente apprezzata la “umanizzazione” del parto che assicura, potendo scegliere le puerpere tra diverse possibilità : il parto attivo, il parto in acqua e il roming-in. Per ultima, una considerazione riguardo alle interruzioni volontarie di gravidanza che – riferisce una nota dell’Azienda ospedaliera di Perugia – nel 2007 sono diminuite del 3,85% (da 546 a 525). Condividi