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Un aspetto centrale della Costituzione della nostra Repubblica è l'articolo 1, dove si sancisce solennemente che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Ma oltre a porre a fondamento di se stessa il lavoro, la Costituzione indica anche la natura della proprietà privata, cioè la proprietà privata non ha una giustificazione autonoma, di per sè, ma è indissolubilmente legata all'utilità sociale. In altri termini non si può legittimare la proprietà soltanto sul profitto, ma occorre che tenga conto adeguatamente degli interessi generali della comunità in cui opera. Questo concetto, nel caso clamoroso e drammatico, della strage della Thyssen come in altri migliaia di casi che si verificano da decenni in Italia (quante centinaia di infortuni e di omicidi sul lavoro?), non si materializza concretamente e la sicurezza sul posto di lavoro è assunta solamente come un costo, un peso negativo che va ridotto e compresso. Lo Stato e gli imprenditori alla fin fine hanno assunto lo stesso atteggiamento, considerando secondario un aspetto che è invece centrale nella natura politico-istituzionale della Repubblica che pure pone, formalmente, il lavoro al centro delle relazioni sociali, e proclama l'uguaglianza dei cittadini fondamentali. Il secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione recita: "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". C'è da domandarsi, quale rispetto dell'articolo 3, se non si mettono gli operai addetti a lavori pericolosi in condizioni di evitare il rischio di morte? Dopo sessant'anni parti essenziali della Carta Costituzionale, solo porsi l'obiettivo della sua applicazione sarebbe rivoluzionario. Solo questo giustificherebbe la necessità dell'esistenza di una forte sinistra politica e sociale, solo questo giustificherebbe un nuovo soggetto di sinistra, unitario e plurale "La Sinistra-L'arcobaleno". Condividi