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ASSISI - L'accordo raggiunto tra Cai e piloti ha ''evitato il disastro'', ma ora occorre che il governo compia subito una serie di passi, in primo luogo chiarendo ''se vuole o no una partner straniero''. Lo ha detto il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani, a margine del convegno nazionale dei Cristiano sociali. ''E' positivo il fatto - ha detto l'esponente del Pd - che si sia evitato di tenere gli aerei a terra, ora pero' rimangono una serie di problemi da affrontare, dovuti alle scelte sciagurate fatte dal governo''. ''In primo luogo - ha spiegato Bersani - dobbiamo capire quanto costa per i contribuenti questa operazione; poi dobbiamo raddrizzare tutte le procedure; in terzo luogo c'e' la questione dell'alleanza internazionale, che va fatta immediatamente; e infine bisogna affrontare le ricadute che la crisi avra' sul sistema aeroportuale. Insomma - ha aggiunto - la nostra critica radicale a Berlusconi rimane tutta: ha agito per esigenze elettorali e non industriali. Noi comunque faremo la nostra parte in primo luogo per favorire un'alleanza internazionale''. Alla domanda su quale sia il partner preferibile per Alitalia, Bersani ha risposto: ''Tutte questo compagnie internazionali sono interessate alla polpa, mentre lo Stato si e' tenuto solo l'osso. Ora pero' il governo deve dire se li vuole davvero, e cioe' si deve muovere in modo che queste compagnie facciano una proposta concreta, a partire da una questione centrale e cioe' quanto vogliono investire''. Bersani insiste sul fatto che il governo deve uscire dall'ambiguita' rispetto alle compagnie straniere che hanno manifestato interesse: ''Ciascuna vorra' delle garanzie sul proprio ruolo nella nuova Compagnia. A loro andra' chiesto che interpretazione danno al mercato interno e ai collegamenti internazionali. Il governo deve chiarire questo cose in modo che il contributo di Cai venga subito messo a confronto con i progetti delle grandi compagnie internazionali''. Condividi