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Gli spacciatori di origini marocchine e albanesi nella zona universitaria, gli italiani in periferia, in particolare a San Sisto, e nel marscianese: si era diviso le aree dove piazzare cocaina e hascisc il presunto gruppo criminale smantellato dai carabinieri del comando provinciale di Perugia con l'operazione conclusa oggi. Dieci gli arresti eseguiti e altrettante le persone ancora ricercate. Una lunga attività di indagine, denominata ''Mozart'', durata circa un anno, con servizi di controllo, osservazione, pedinamento e il ricorso a intercettazioni telefoniche. Le venti ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip di Perugia, Claudia Matteini, su richiesta del pubblico ministero, Manuela Comodi. Dieci i provvedimenti eseguiti dai militari dalle prime ore di questa mattina, in Umbria (sette), in Campania (due) e in Puglia (uno). Le indagini hanno portato anche al sequestro di un chilo tra cocaina e hascisc destinati, secondo gli investigatori, al mercato perugino. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa, dal comandante provinciale dell'Arma, colonnello Carlo Corbinelli, da quello del reparto operativo, ten.col. Emiliano Sepiacci, e dal comandante del nucleo operativo, capitano Giovanni Rizzo. L'attività di indagine è iniziata nel gennaio del 2007 con il monitoraggio di alcuni spacciatori residenti in via Mozart, a San Sisto, alla periferia di Perugia (da qui il nome dell'operazione). I militari sono quindi riusciti a individuare quella che considerano una rete di soggetti dediti allo spaccio, sia nel capoluogo umbro sia nel vicino territorio di Marsciano. L'approvvigionamento di droga avveniva - è stato accertato - nel napoletano e nel milanese. Il colonnello Corbinelli ha sottolineato oggi il ''costante e scupoloso impegno dell'Arma, volto a sconfiggere il fenomeno dello spaccio di stupefacenti sul territorio, problema particolarmente sentito nel perugino''. Attività che vede impegnati i militari quotidianamente e che, ha spiegato l'ufficiale ''si concretizza anche in operazioni incisive come quella condotta in queste ore''. Condividi