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PERUGIA - Venerdi' prossimo Raffaele Sollecito potrebbe incontrarsi per la prima volta dopo il suo arresto con la fidanzatina americana Amanda Knox, anche lei detenuta per il delitto della studentessa inglese Meredith Kercher. I legali dello studente pugliese, Giulia Bongiorno e Luca Maori, stamani lo hanno incontrato nel carcere di Terni e lo hanno trovato ''particolarmente provato e dimagrito'' ma desideroso di essere venerdi' in aula, davanti al gup Paolo Micheli, per partecipare alla seconda tappa dell'udienza preliminare. Sara' presente anche il terzo imputato, l'ivoriano Rudy Hermann Guede. E' stata una visita per fare il punto sull'attivita' processuale in vista della prossima udienza hanno spiegato i due legali. ''Ogni detenuto vive il carcere come una sofferenza - ha detto l'avvocato Bongiorno -. Raffele sta affrontando questa prova ma ora mi sembra che la sua capacita' di sopportare la detenzione si e' ridotta veramente al limite. Il ragazzo ritiene di trovarsi in una situazione che non riesce a spiegarsi razionalmente''. Sollecito, su consiglio dei suoi legali che avevano voluto evitargli l'assalto mediatico, era stato l'unico dei tre imputati a non essere presente alla prima udienza davanti al gup. ''Venerdi' invece vuole essere presente - ha spiegato l'avvocato Maori - e guardare negli occhi il suo accusatore''. E' in programma infatti la testimonianza del cittadino albanese Hekuran Kokomani che ha riferito di aver visto, la sera del delitto, Sollecito, la Knox e Guede, davanti alla casa del delitto, in via della Pergola. Nello stesso giorno a deporre come testimone nell'ambito del processo con rito abbreviato concesso dal gup all'ivoriano Guede saranno anche la maestra elementare di Rudy e un suo amico italiano. Sabato mattina, invece, sara' la volta di una esperta della polizia scientifica che verra' sentita su richiesta del collegio difensivo di Sollecito in relazione all'esame del dna, che ha portato gli investigatori ad individuare le tracce genetiche di Raffaele su un frammento del reggiseno della vittima. Condividi