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La crisi della Merloni è sempre più grave. Il fallimento sembra quasi certo...eppure si lavora ancora ad uno spiraglio per la salvezza. Di cosa si tratta? "Il sindacato, le Rsu e anche la stessa azienda sta lavorando per cercare di capire se è possibile adottare per la Merlone la legge Marzano Bis". E che comporterebbe? "In sintesi: tutelerebbe maggiormente i quasi 4mila lavoratori dando maggiori certezze su ammortizzatori sociali e su un eventuale anche rilancio. Non ci sarebbe il blocco definitivo della produzione. Si continua ad andare avanti - finchè è possibile - come sta facendo Alitalia. Inoltre, darebbe garanzie anche all'attuale società: se sarà in grado di reperire liquidità e nuovi soci allora potrebbe rientrare in possesso dell'azienda". Ma questa crisi terribile di cosa è figlia? "Di una crisi internazionale, ma soprattutto del fato che l'azienda ha lavorato sempre da terzista anche quando le altre avevano deciso di fare un marchio proprio da mettere sul mercato. L'Antonio Merloni ci ha provato negli ultimi due anni, ma ormai era troppo tardi. Il ritardo di 10 anni sulla strategia aziendale si è fatto sentire". Può avere inciso anche la delocalizzazione della Merloni di una parte della produzione in Ucraina? "No, assolutamente no. Anzi se quello stabilimento fosse entrato in produzione seriamente, allora potevamo aver avuto dei benefici anche per gli stabilimenti italiani. Di fatto in Ucraina si producono 300 pezzi". Al giorno? "Magari. Purtroppo al mese. LO stabilimento è costato quasi 50milione di euro. Una produzione che non soddisfa nemmeno una piccola parte della richiesta nazionale di quel Paese". Condividi