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Rifondazione comunista dell’Umbria risponde positivamente all’allarme lanciato dalla Cgil sulla situazione economica e sociale che sta vivendo il nostro Paese e la nostra regione. Per questo sarà in piazza sabato 27 settembre a Perugia, Nocera Umbra, Umbertide, Terni e Orvieto assieme ai lavoratori per chiedere al governo di cambiare in maniera profonda e radicale le sue scelte in materia di politica economica e industriale. Rifondazione comunista ritiene fondamentale che l’opposizione alle politiche neoliberiste del governo Berlusconi riparta dalla mobilitazione sociale. Sono sotto gli occhi di tutti i risultati dei primi mesi di governo delle destre: il Paese è in recessione, non si ferma la folle corsa al rialzo dei prezzi di tanti generi di prima necessità, si prefigura una riforma della scuola che prevede il taglio di 150 mila posti di lavoro, è alle porte una stagione di sottrazione di diritti al mondo del lavoro, in termini di maggiore precarietà, messa ai margini della contrattazione collettiva, perdita di potere di acquisto delle retribuzioni. Inoltre, il federalismo fiscale mette in luce la volontà del governo di minare il sistema di welfare garantito dalle Regioni, soprattutto in materia di sanità, tagliando risorse per la salute e la spesa sociale. La vicenda Alitalia, infine, evidenzia come il governo Berlusconi manchi completamente di una politica industriale capace di rilanciare lo sviluppo del sistema economico nazionale. In Umbria la situazione non è affatto tranquilla. Sono in corso preoccupanti crisi industriali – come quella della Merloni – che rischiano di pesare come un macigno sul mercato del lavoro regionale. Sono infatti a rischio 3 mila posti di lavoro in Umbria, e nel biennio 2009-2010 la situazione si potrebbe aggravare, con 5-6 mila lavoratori che possono rimanere senza occupazione. Per questo occorre una forte mobilitazione delle forze politiche e sociali, una vera spinta popolare per contrastare il declino sociale del Paese e far ripartire lo sviluppo in Italia e in Umbria. Ci auguriamo che la manifestazione di sabato 27 sia un inizio per una svolta nella politica economica e industriale e una ripartenza per l’opposizione alle politiche delle destre. Il presidente del gruppo Prc Stefano Vinti Condividi