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I frati di Assisi spegneranno le luci del Sacro Convento per onorare i morti sul lavoro, ma ancora non si annunciano iniziative analoghe da parte dell’amministrazione comunale di centrodestra della città di San Francesco, questo malgrado che numerose altre città dell’Umbria abbiano raccolto l’appello lanciato in questo senso da Articolo 21 e nonostante le tante sollecitazioni che le siano state rivolte da parte sia di singoli cittadini che da esponenti e forze politiche. Fra queste significativo l’appello lanciato dal Circolo " Peppino Impastato " di Assisi della Sinistra Europea che, al grido “Basta morti sul lavoro!” elenca le drammatiche cifre di questa guerra non dichiarata al lavoro: 1.044 morti, 1.044.546 infortuni sul lavoro, 26.108 invalidi. Queste sono le cifre ufficiali del 2007. Ma quelle "non ufficiali" sono ancora più drammatiche: 1044 morti: donne e uomini, italiani e stranieri, che non festeggeranno il nuovo anno. Per ultima si segnala anche la Rsu Cgil del Comune di Assisi che, condividendo l'iniziativa lanciata da "Articolo 21" in ricordo dei morti sul lavoro, invita anch’essa l’amministrazione comunale “a spegnere simbolicamente le luci di alcuni monumenti per la notte del 31 dicembre, nella consapevolezza che i problemi della sicurezza non possono essere trattati solo nel momento in cui accadono incidenti, ma devono divenire, al di là delle leggi, una cultura e coscienza a tutela della vita umana e della incolumità di quanti operano nel mondo del lavoro”. Il comunicato in questione porta le firme di Mazzoni, Totori, Sdringola, Capitini e del segretario aziendale Maurizio Tomassini. Condividi