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PERUGIA - ''Nessun allarme per i bandi relativi alla riqualificazione urbana nei centri storici umbri''. Ad affermarlo e' l'assessore regionale Silvano Rometti, in seguito alla notizia pubblicata su alcuni quotidiani locali relativa ad un eventuale 'blocco dei progetti in fase di elaborazione riferiti ai Piani urbani complessi (PUC2) e ai Contratti di Quartiere3 (CQ3), qualora fosse pronunciata una dichiarazione di illegittimita' costituzionale della norma regionale della legge sui centri storici''. ''L'attuazione dei PUC2 - dice Rometti in una nota della Regione - deve essere infatti effettuata nel pieno rispetto e compatibilita' con le norme vigenti in materia urbanistica, di tutela paesaggistica, dei beni ambientali, culturali e archeologici. Cio' vale per i Contratti di Quartiere3 il cui interesse riguarda essenzialmente la riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, quindi case piu' dignitose da recuperare nei centri storici e da locare ai cittadini in condizioni di disagio abitativo''. L'assessore precisa anche che ''ancora non sono pervenute richieste ufficiali da parte del Governo in merito alla legge sui centri storici che ha avuto un iter fortemente partecipato con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, compresa la Soprintendenza. Qualora si riterra' necessario, la Regione Umbria rispondera' al Governo fornendo tutti gli elementi necessari alla Corte costituzionale per valutare la normativa. In conclusione risulta assolutamente infondato il timore manifestato dalla stampa attraverso i recenti articoli relativamente alla mancata attuazione del PUC2 e CQ3 il cui ritardo produrrebbe il disimpegno automatico di ingenti finanziamenti comunitari destinati alla Regione Umbria''. Condividi