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PERUGIA - Chiara Muti legge i versi dell' Inferno dantesco, sullo sfondo del teatro Morlacchi scorrono le incisioni di Gustav Dore', uno scuro rullo di timpani dell'Orchestra Filarmonia Veneta Malipiero introduce la Sinfonia Dante di Franz Liszt. E' uno spettacolo decisamente diverso quello andato in scena ieri sera a Perugia per la Sagra Musicale Umbra, il piu' dantesco di un cartellone tutto ispirato, quest'anno, al sommo poeta e alla sua Commedia. Uno spettacolo multimediale, si direbbe, come non e' raro trovare in progetti artistici contemporanei, ma che raramente si applica a un contesto cosi' classico come la Divina Commedia, le famose incisioni di Dore', il grande repertorio sinfonico ottocentesco. L'idea e' stata di Vittorio Bresciani, insieme a Francesco Nicolosi. Bresciani vi lavora ormai dal 2001, e oltre a dirigere l'orchestra veneta, e' il responsabile del progetto nella sua attuale configurazione. Il risultato e' un intreccio di suono, parola e immagine che si segue come un film. I testi danteschi, letti molto musicalmente dalla Muti, si inseriscono addirittura all'interno della partitura sinfonica, dando voce e rendendo esplicite le ispirazioni dantesche del compositore. Le leggere e non stravolgenti elaborazioni grafiche e digitali delle antiche incisioni di Dore', opera di Giuseppe Domenichini e Luca Mirandola, raccontano il visionario viaggio del poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. Nell'Inferno, che e' il primo movimento della sinfonia, le figure chiave sono prima il demoniaco traghettatore Caronte, messo in musica da ''un cupo tremolo d'archi'', come lo ha definito Quirino Principe, e poi i due amanti Paolo e Francesca, per i quali i versi di Dante e la musica di Liszt si inteneriscono in un sentimento di pieta' e compassione. La lettura del famoso Canto, ad opera della Muti, qui e' vibrante e appassionata. Il clima del Purgatorio, il secondo movimento, e' molto diverso, pervaso da un senso sottinteso di speranzosa attesa, e anche le incisioni di Dore' acquistano colori e luce. L'uscita di Dante dal Purgatorio si apre infine alla parte finale del Magnificat per il quale entra in scena un angelico coro femminile. Ieri sera, l'Athesis Chorus e' stato disposto sui palchi del terzo ordine del teatro. Prima della sinfonia di Liszt era stata eseguita un'altra famosa pagina ispirata a Dante, la suite Francesca da Rimini di Ciaikovskij, ma qui il lavoro multimediale si e' limitato alle proiezione delle immagini. Complessivamente, uno spettacolo di pregio, curato e coerente. Condividi