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E' dispiaciuta vedendo in tv le condizioni sempre di maggiore degrado del suo casale in via della Pergola, la proprietaria dell'abitazione dove venne uccisa Meredith Kercher. La donna, che da anni vive a Roma, si è costituita ieri parte civile nei confronti dei presunti responsabili del delitto attraverso l'avvocato Letizia Magnini. Un'azione mirata a ottenere il risarcimento dei danni economici subiti in seguito al delitto. Legati alle alterazioni della casa ma anche ai mancati guadagni dell'affitto dell'appartamento dove vivevano la Kercher, Amanda Knox e due italiane, nonché di quello sottostante. Locali tutt'ora sotto sequestro per le indagini. I contratti vennero stipulati attraverso un'agenzia e tutti regolarmente registrati. Quella per la casa del delitto venne sottoscritto il 15 settembre dell'anno scorso da Mez, Amanda e dalle due italiane. Dopo essere stato a lungo affittato a un agricoltore, il casale era tornato nella disponibilita' della proprietaria dopo una controversia giudiziaria. La donna lo aveva ristrutturato insieme al marito e quindi affittato a delle studentesse ormai da diverso tempo. Intanto, in vista della prossima udienza fissata per il 26 settembre, si dice tranquillo e pronto a ripetere al giudice quanto già riferito agli inquirenti l'albanese di 34 anni che sarà sentito nel processo con il rito abbreviato a Rudy Guede per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo straniero ha infatti sostenuto di avere visto insieme l'ivoriano, Amanda Knox e Raffaele Sollecito nei pressi della casa del delitto la sera in cui la studentessa inglese venne uccisa. Attraverso il legale al quale si è rivolto, Antonio Aiello, l'albanese ha fatto sapere che non intende avere alcun contatto con i mezzi d'informazione almeno fino al giorno dell'udienza. ''Parlerò solo davanti al gup'' ha spiegato al suo avvocato. L'uomo, 34 anni, vive regolarmente da diverso tempo in Italia svolgendo lavori nell'ambito dell'agricoltura. ''Dimostreremo nell'interrogatorio che l'albanese non era davanti alla casa del delitto il primo novembre scorso e che i tre imputati non erano insieme'' aveva annunciato l'avvocato Valter Biscotti, uno dei difensori di Guede, al termine dell'udienza di ieri davanti al gup. Il giudice ha tra l'altro deciso che lo straniero potrà essere interrogato anche dalle difese degli altri due imputati. Condividi