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Italia Nostra lancia l’allarme: almeno una sessantina di paesaggi unici dell’Italia più bella e tradizionale rischiano di scomparire. La minaccia viene dalla diffusa abitudine di molte amministrazioni di non calcolare le conseguenze a medio e lungo termine di variazioni dei piani regolatori o di interventi che alterino l’equilibrio di tali zone. Giovanni Losavio, presidente di Italia Nostra, elenca i dieci siti in maggiore pericolo, che vanno dalla necropoli punica di Tuvixeddu, a Cagliari, utilizzata a volte come discarica e minacciata dalla speculazione edilizia, al Delta del Po, anch’esso minacciato dall’urbanizzazione selvaggia delle seconde case, dallo Stretto di Messina, le cui coste calabresi già disastrate dagli incendi e soffocate dall’abusivismo edilizio, assisterebbero alla radicale alterazione di tutto l’ecosistema dello stretto dalla ventilata costruzione del ponte alle meravigliose campagne senesi costellate ormai di siti residenziali più o meno piccoli ed ulteriormente messe in pericolo, nella zona ad occidente del capoluogo dall’ampliamento del piccolo aeroporto con il conseguente aumento di traffico commerciale e turistico. E poi ancora il centro urbano di Torino, il Lago di Garda, il Parco di Monza, la Murgia Materana, il Veneto centrale e il Parco dell’Appia antica. Insomma una minaccia che investe l’Italia a tutto campo, senza soluzione di continuità dal nord al sud, isole comprese e che purtroppo è riconducibile ad una matrice comune, che è quella delle cose fatte all’impronta, senza programmazione, o peggio ancora derogando con superficialità a vincoli precedentemente stabiliti. Le parole di Losavio sono chiare in questo senso: “ Si estende in quasi tutto il Paese la prassi dell’urbanistica contrattata, con le amministrazioni pubbliche che negoziano con i privati la trasformazione di un’area, siglando varianti o accordi di programma e travolgendo ogni idea di pianificazione. La deregulation è diventata la norma. Tanto più lo sarà se viene ripresentato il disegno di legge Lupi, che nel precedente governo Berlusconi proponeva di fatto di sottrarre alla mano pubblica il controllo dell’urbanistica”. Italia Nostra farà partire dal 20 settembre una campagna di informazione e sensibilizzazione sui rischi che stanno correndo questi “paesaggi sensibili” proponendo proprio in quei luoghi una serie di iniziative che andranno dalle mostre ai dibattiti, alle escursioni. Condividi