Il Circolo di Montecchio del Partito della Rifondazione Comunista ha più volte chiesto in
passato e torna a chiedere in questa occasione la riduzione della pressione fiscale attraverso il calo
dell’addizionale Irpef e la contenzione della Tarsu.
La lettera che la Giunta che amministra il Comune di Montecchio ha recentemente inviato alla
cittadinanza annuncia l’aumento della Tarsu nella misura del 20% indistintamente per tutti i cittadini.
Ciò significa che l’unico parametro impositivo è dato dalla superficie delle abitazioni e che in nessun modo è tenuto in considerazione il numero di persone che compongono il nucleo familiare che effettivamente risiede in una determinata casa.
Quindi, il pensionato che percepisce 500 Euro al mese e vive solo (e che magari è anche disabile), versa al Comune la stessa somma di Tarsu che paga un nucleo familiare di cinque persone, anche se quest’ultimo produce una quantità di rifiuti decisamente più alta di quella del pensionato stesso (e di certo ha anche una reddito complessivo più elevato).
Nella stessa lettera è evidenziata la necessità di una maggiore attenzione da parte dei cittadini in
merito al servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.
A questo punto, ci permettiamo di domandare alla Giunta che governa il Comune di Montecchio:
1. Vi riferite alla raccolta differenziata da attuarsi mediante le isole ecologiche? Se sì, ritenete
che le stesse isole ecologiche siano sufficienti ed adeguatamente distribuite rispetto alle
esigenze della popolazione?
2. Se non vi riferite alla raccolta da attuarsi mediante le isole ecologiche, volete forse indicare la
raccolta porta a porta? Nel caso fosse vera questa seconda ipotesi, il Comune quando ha
spiegato alla popolazione le modalità per l’attuazione di una completa raccolta differenziata
dei rifiuti? E quando ha distribuito i sacchetti atti a tale scopo?
Sempre nel medesimo documento si afferma che vi è stato un aumento dei costi per il
conferimento in discarica dei rifiuti. Su questo non abbiamo elementi di prova e ci fidiamo delle vostre dichiarazioni. Condividiamo senza dubbio l’assunto secondo il quale la differenziazione ed il riciclaggio dei rifiuti sono strade da percorrere senza il minimo indugio se si vuole attuare una politica di salvaguardia ambientale. Ma se una corretta gestione dei rifiuti può rivelarsi una ricchezza, noi chiediamo alla Giunta che governa il Comune di Montecchio:
3. In che ordine ponete i vantaggi economici derivanti alla collettività dalla raccolta
differenziata?
La domanda non è da ritenersi capziosa. In questi anni la Giunta comunale non ha mai reso la
cittadinanza un soggetto partecipe delle scelte politiche più significative. La popolazione di Montecchio non ha mai potuto esprimere un’attrice reale delle decisioni in materia di bilancio e di Piano regolatore generale. Sotto questo punto di vista, ci pare davvero difficile ritenere momenti di “democrazia partecipata” degli incontri cui la Giunta (o meglio, parti quantitativamente minoritarie di essa) risponde a domande vaghe e generiche.
Risulta quindi doveroso chiedervi:
4. Con le risorse derivanti dall’imposizione fiscale (Tarsu e quant’altro) quali servizi la Giunta
comunale intende fornire ai propri cittadini?
5. È stata mai fatta una riflessione politico-programmatica sulle necessità, in termini di servizi,
della popolazione del Comune di Montecchio? I pensionati anziani hanno le medesime
necessità di una famiglia di quarantenni? Gli uni debbono essere sottoposti alla medesima
tassazione dei primi o non è meglio effettuare una rimodulazione ragionata e condivisa delle
entrate?
6. Soprattutto, quali servizi offre oggi il Comune di Montecchio ai suoi cittadini?
Come Partito della Rifondazione Comunista più volte in passato abbiamo esposto le nostre idee
a tal proposito, senza mai avere la minima risposta da chi ha il compito di governare il nostro Comune.
Ringraziamo tutti quei cittadini che ci hanno espresso idee, manifestato bisogni, avanzato
perplessità in merito all’operato della Giunta Comunale, segnalandone anche errori e manchevolezze.
In questa sede possiamo promettere che il dialogo con queste persone continuerà e diventerà sempre
più fecondo. A nostro avviso, la “democrazia partecipata” consiste in un continuo contatto con le
esigenze e le istanze della collettività, ma pare che chi governa il Comune di Montecchio non abbia le nostra visione della politica.
Tornando alla lettera che il Comune di Montecchio ha recentemente spedito alla popolazione,
in essa è manifestata la volontà di debellare eventuali sacche di evasione con controlli sulla superficie abitativa denunciata ai fini Tarsu. In questo modo, pare volersi dividere la cittadinanza in onesti e non (il che non è propriamente delicato), senza sprecare una sola parola per informare la popolazione in merito a cosa debba fare per non essere annoverata nella categoria dei disonesti. Peraltro, si ricorda che ricorrere a simili toni è piuttosto fuori luogo, in quanto la superficie abitativa è facilmente documentabile ricorrendo al catasto urbano.
Catone il Censore è vissuto tra il III ed il II secolo avanti Cristo. A voi fa onore presumere di
esserne i discepoli, tuttavia un po’ di coerenza negli atti politici non guasterebbe.
Questa Amministrazione che usa toni così integerrimi, difatti, è la stessa che ha fatto ricorso a particolarismi a dir poco singolari nell’individuazione di aree edificabili per il Piano regolatore generale.
Se è proprio vero che, per usare uno dei motti tipici di questa Giunta, “il Comune è una grande
famiglia”, siamo sicuri che, come in ogni famiglia che sia degna di essere chiamata tale, abbiamo tutti le medesime possibilità? Abbiamo realmente tutti quanti i medesimi diritti e doveri?
Certi di ottenere una risposta da parte Vostra, Vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Partito della Rifondazione Comunista – Circolo di Montecchio
Montecchio, 17 settembre 2008
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