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Quattro cinesi sono stati denunciati, dai carabinieri, che la scorsa notte hanno fatto un blitz in un laboratorio tessile clandestino, a Valfabbrica. I quattro sono accusati di avere impiegato alle propriedipendenze connazionali privi del permesso di soggiorno, e di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Due lavoratori ''in nero'' trovati nel laboratorio sono invece stati arrestati per violazione delle norme sull'immigrazione. Questi ultimi, entrambi cinesi, non avevano rispettato provvedimenti di espulsione emessi nei loro confronti lo scorso anno. Sono infine state avviato le pratiche di espulsione per altri due lavoratori clandestini. L'operazione e' stata svolta dai carabinieri della stazione di Valfabbrica e del nucleo ispettorato del lavoro di Perugia. Il laboratorio era stato ricavato in un casolare nei boschi della frazione Chiascio. Era diviso in due parti: una ospitava quattro cinesi, tutti irregolari, che fornivano la propria manodopera. Nell'altra parte, invece, era stato allestito tutto l'occorrente per la produzione dei prodotti tessili destinati ai negozi. L'operazione, che e' durata tutta la notte, aveva preso avvio da alcuni servizi di osservazioni condotti nei giorni scorsi. La dimensione del fenomeno dei laboratori clandestini - hanno spiegato i militari - e' al centro di un progetto di screening e monitorizzazione sia da parte dei reparti dell'Arma sul territorio sia da parte dei reparti speciali, come il nucleo carabinieri per l'ispettorato del lavoro. Condividi