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Presentata, nella suggestiva cornice dell’abazia, la guida storico artistica “La Valle del Nestore. Badia Petroia”, promossa dall’Amministrazione comunale di Città di Castello con il sostegno del Gal Alta Umbria. All’iniziativa ha partecipato il sindaco Fernanda Cecchini che ha sottolineato come “la vallata del Nestore non sia mai stata una porzione marginale di territorio, ma piuttosto un ponte, importante per gli scambi commerciali, economici e artistici di cui nei secoli è stata protagonista”. “Questa terra ha anche prodotto - ha aggiunto il sindaco – eccellenze per il carattere della popolazione che storicamente l’ha abitata, una genìa aperta alle contaminazioni e al nuovo, come testimonia la bellezza della abazia in cui stasera ci troviamo". Adesso questa guida, che è un agile strumento divulgativo e di promozione per le emergenze storiche ed artistiche, meta di un turismo selezionato ed internazionale. “Le politiche di sostegno alle peculiarietà territoriali sono una delle missioni del Gruppo d’azione locale Alta Umbria” ha dichiarato, invece, il presidente del Gal Domenico Caprini per il quale “è necessario puntare sulla valorizzazione di itinerari, che uniscano ambiente, storia e accoglienza. Le nuove tendenze del turismo si muovono su direttrici inedite, alla ricerca di nicchie sconosciute ai grandi circuiti e capaci di esprimere una suggestività diversa e non violata dalle presenze di massa". "L’Alta Umbria - ha concluso Caprini - ha ancora molto da dare e la guida di Badia Petroia si muove nella direzione giusta, fornendo una descrizione della Valle del Nestore, che salvaguarda scienza e leggibilità”. Le autrici della pubblicazione Simona Beccari e Silvia Palazzi hanno poi illustrato scelte tecniche ed iconografiche sottolineando che “è stato privilegiato un approccio frontale a documenti e testimonianze con finestre che riassumono nozioni o assonanze, necessarie a cogliere la grandezza dei monumenti che Badia Petroia ha conservato”. Insieme alla storia dell’abazia, la guida fornisce un imponente apparato fotografico, la ricostruzione delle figure agiografiche legate al complesso, reperti e testimonianze, come il Tesoro di Canoscio, che confermano il ruolo baricentrico della Valle del Nestore tra Umbria e Toscana. L’iniziativa, cui hanno collaborato Pro-loco di Badia Petroia e Scuola Comunale di Musica, si è conclusa con il concerto del mezzosoprano Elisabetta Pelucchi e del pianista Michele Chiasserini, che hanno proposto al folto pubblico presente un repertorio di arie di Faurè, Saint-Saens, Bizet, Granados, Rossini, Donizetti, Tosti e Gruber. Condividi