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PERUGIA - L'incontro tra la grande musica e Dante e' il filo conduttore della 63/a Sagra musicale umbra, che vivra' domani sera a Perugia uno dei momenti piu' interessanti. Il nuovo direttore artistico, Alberto Batisti, all'interno di un cartellone in cui ricorrono molte suggestioni dantesche, ha ideato una serata multimediale in cui si incrociano musica, immagini, recitazione con al centro la Divina Commedia. Al teatro Morlacchi (ore 21) l'Orchestra filarmonica veneta Malipiero ed il coro femminile Athestis, per la direzione di Vittorio Bresciani, eseguiranno prima la 'Francesca da Rimini', Fantasia per orchestra di Ciaikovskij, per la quale il compositore russo si ispiro' ad una amatissima figura dantesca, poi la monumentale 'Dante Symphonie' di Liszt per soprano, coro femminile (impegnato nel 'Magnificat' del secondo movimento) e orchestra. L'allestimento prevede anche la proiezione di elaborazioni grafiche e digitali ad opera di Giuseppe Domenichini e Luca Mirandola, tratte dalle famose incisioni di Gustav Dore' per la Commedia, mentre Chiara Muti leggera' testi del sommo poeta. Il cartellone 'dantesco' della Sagra, che terminera' il 26 settembre, e' stato suggerito a Batisti da quello che ha definito ''un legame fortissimo tra l'Umbria e Dante'', all' insegna della spiritualita'. Oltre alle due grandi pagine ottocentesche in programma domani, che raccontano del grande interesse che l'Ottocento romantico riscopri' nei confronti dell'opera di Dante, la Sagra ha molti altri momenti in cui la poetica dell' Alighieri ricorre come motivo ispiratore. Il prestigioso gruppo vocale inglese The Hilliard Ensemble ha presentato ieri in prima assoluta una partitura di Roger Marsh, ''Il cor tristo'', ispirata al Canto 33/o dell'Inferno, sulla tragica figura del Conte Ugolino, e dantesco e' anche il concerto di questa sera a Deruta, con l'Ensemble Micrologus impegnato in un repertorio di musica sacra e profana dell' epoca di Dante. Ci sara' anche una curiosita': venerdi' saranno proiettati, in collaborazione con la Filmoteca Vaticana, due diversi film 'Inferno' prodotti dal cinema muto italiano, entrambi del 1910, con effetti speciali e trucchi ingegnosi o addirittura sbalorditivi, per ricreare un ambiente e atmosfere emotivamente coinvolgenti. Condividi