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Antonio Matarrese, il padre-padrone del calcio italiano, il piccolo Berlusconi della Lega Calcio ha deciso che si possano aumentare di un pò le cubature degli stadi d’Italia aggiungendo qualche camera di sicurezza. Alla luce dei disastri accaduti all’inizio del campionato l’unica soluzione che è venuta in mente a Totonno nostro è stata quella in stile britannico, di allestire la galera direttamente sotto gli spalti, di passare subito alla repressione dura contro gli ultrà, definendo anche le leggi attuali “labili e leggere”. In una visione tipicamente italiana, si preferisce guardare solo all’aspetto immediato dei problemi, trovare la soluzione al contingente, senza analizzare il come e il perchè. Il fatto è che non si può più parlare di ‘calcio’ inteso come sport; ormai il calcio, come quasi tutti gli sport più seguiti, è in realtà prima un evento economico-sociale e poi sportivo; lo dimostra l’intollerabile giro di denaro che lo accompagna, gli ingaggi miliardari, gli introiti di sponsor e merchandising, i diritti televisivi, i canali a pagamento. L’economia del pianeta calcio è un’economia paragonabile a quella di un piccolo stato, ma senza dare servizi ai propri cittadini, solo balzelli. Inoltre si alimenta una contro-cultura, una non-cultura che è quella della vittoria ad ogni costo, della potenza conquistata a suon di bigliettoni. E poi lo sappiamo, dove ci sono i soldi la moralità ha un peso specifico diverso. Le infiltrazioni della malavita sono all’ordine del giorno, doping, scommesse e illeciti, così via. Le società finanziano ad occhi chiusi le organizzazioni di ultras, senza domandarsi chi ci possa essere dietro, e queste organizzazioni si sentono investite di chissà quale potere, si sentono padrone degli spalti. Questo non significa che tutti i gruppi di tifo organizzato siano delle associazioni a delinquere, a Perugia abbiamo diversi esempi di loro interventi nel sociale – AfroGrifo, palestra popolare, ecc.. – a dimostrare che è sbagliato ed ingiusto omologare il tifo organizzato alla criminalità e alla camorra Gli esempi di tifo organizzato, che ha anche una sua funzione sociale di aggregazione e costruzione della cultura interetnica nella nostra regione sono una realtà . Ma indubbiamente c’è una regressione culturale nel complesso mondo del calcio, a tutti i livelli, preoccupante, perchè specchio della regressione culturale della società. La prevalenza della forza, sia economica che fisica, sullo spirito sportivo è indice anche di una diffusa degenerazione dei valori che dovrebbero permeare il mondo del pallone e dell’agonismo in genere, la stessa degenerazione che porta il presidente della lega calcio a voler mettere in galera i tifosi. Concordo con l’Ispettore generale dei cappellani delle carceri Monsignor Caniato, che definisce stupida questa proposta di Matarrese perchè in effetti non risolutiva. Il malanno viene dalla società e si può risolvere non con le sbarre ma intervenendo sulla società stessa Stefano Vinti Consigliere Regionale Prc - Se Condividi