PERUGIA – Un vuoto legislativo gli nega l'assegno per la grave invalidità fisica contratta a Perugia a causa di un incidente stradale. Un uomo originario del Magreb, dal 1994 in Italia con regolare permesso di soggiorno, si è visto negare il vitalizio e l'accompagnamento dopo che era stato giudicato dal servizio sanitario invalido al 100 per cento: nel 2006 infatti un grave incidente stradale lo ha ridotto a passare tutto il resto della vita su di una sedia a rotelle. Senza sostegno economico e soprattutto inabilitato a lavorare, lo straniero si è rivolto all'avvocato Nicodemo Gentile per far valere quei certificati di invalidità. “Per vedersi riconosciuta l'invalidità da un punto di vista economico – spiega Gentile – il mio assistito, per la legge italiana, dovrebbe possedere la carta di soggiorno, documento diverso e facoltativo del più conosciuto permesso di soggiorno”. Per averla però deve dimostrare di avere un reddito. Cosa che purtroppo lo straniero non può esibire da due anni per via dell'incidente che lo ha reso inabile al lavoro. “Come si può facilmente capire è un cane che si morde la coda – conclude Gentile – per questo siamo intenzionati a rivolgersi al Ministro Sacconi per una modifica della legge che tra l'altro è già presente nella Comunità Europea”. Condividi